Verso Cracovia: il viaggio di Pier Giorgio Frassati fra i giovani del mondo
Il 4 luglio, nella festa liturgica del beato torinese, dalla Cattedrale partirà la peregrinazione dell'urna con le reliquie del Frassati per tutta Europa prima di approdare in Polonia per la Giornata Mondiale della Gioventù
Da Torino a Cracovia, a tutto il mondo, a tutti i giovani. La testimonianza del giovane torinese Pier Giorgio Frassati diventa universale e viene mostrata alla gioventù mondiale. In occasione della festa liturgica del beato, lunedì 4 luglio, partirà infatti dalla Cattedrale di Torino l’urna con le spoglie del Frassati che compirà una peregrinazione attraverso il nord Italia e l’Europa per giungere a Cracovia per la Giornata Mondiale della Gioventù con papa Francesco, dal 25 al 31 luglio prossimi.
«Un suo motto era: ‘Vivere, non vivacchiare!’. Questa è la strada per sperimentare in pienezza la forza e la gioia del Vangelo. Così non solo ritroverete fiducia nel futuro, ma riuscirete a generare speranza tra i vostri amici e negli ambienti in cui vivete». Così un anno fa, il 21 giugno 2015, papa Francesco si rivolgeva ai giovani torinesi radunati in piazza Vittorio mostrando loro l’esempio di un giovane che a Torino ha saputo «fare» e andare controcorrente.
Lo stesso motivo per cui il Papa ha scelto proprio il giovane torinese come testimone di misericordia, accanto a suor Faustina Kowalska e a san Giovanni Paolo II, da offrire ai milioni di ragazzi che da ogni parte del mondo si ritroveranno a Cracovia. Il Frassati è, infatti, citato nel messaggio per la Gmg incentrata sul tema «beati i misericordiosi perché troveranno misericordia», e rappresenterà il Giubileo dei giovani nell’Anno Santo.
«Il Frassati – sottolinea don Luca Ramello, direttore della Pastorale giovanile diocesana – è figura particolarmente cara agli ultimi tre pontefici».
Papa Francesco in occasione dell’Udienza giubilare della diocesi di Torino lo scorso 9 aprile, come racconta don Ramello, confidò alla delegazione torinese guidata dall’Arcivescovo mons. Nosiglia che suo padre a Torino aveva conosciuto il giovane e che da piccolo gli parlava di lui.
Benedetto XVI stimava molto la sua figura, in più di una occasione lo citò, compreso nella sua visita a Torino il 2 maggio 2010. E poi il cardinale Karol Woytila che nel 1978 visitando una mostra dedicata al Frassati nella basilica dei domenicani di Cracovia esclamò «questo è il ragazzo delle otto beatitudini», affermazione che poi riprese quando 12 anni dopo, il 20 maggio 1990, divenuto papa Giovanni Paolo II, lo proclamò beato.
«Il senso della peregrinazione – prosegue don Ramello – è proprio quella di mostrare ai ragazzi che la strada della santità è possibile e concreta. Una testimonianza anche per i ragazzi che fanno più fatica perché possano incontrare la misericordia, da cui si può sempre ripartire in qualsiasi situazione della vita ci si trovi. Non lo dicono i preti, il Papa, il Vescovo o gli adulti, lo dice un giovane, un coetaneo di 24 anni che visse quest’esperienza». L’esperienza dello studio, l’innamoramento di una ragazza a cui dovette rinunciare, la passione per la montagna, la partecipazione attiva all’associazionismo cattolico e la ricerca della fede, concretizzò nel servizio verso i più deboli, anche attraverso l’impegno sociale e politico, e nella passione per la vita. Il servizio verso gli ultimi alle periferie della Torino «per bene» caratterizzò la vita del giovane, la carità autentica nel silenzio e nell’umiltà fra i poveri nelle soffitte torinesi, nella Conferenza di San Vincenzo.
Lunedì 4 luglio alle 19 in Cattedrale l’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia celebrerà la Messa con l’urna del beato che al termine della celebrazione sarà portata in processione per le strade di Torino fino alla parrocchia dedicata a Pier Giorgio in via Pietro Cossa, che guidata dal parroco don Primo Soldi, autore del libro recentemente pubblicato da Elledici, «Pier Giorgio Frassati. L’amico degli ultimi», ha organizzato numerose iniziative di preghiera, riflessione e festa. La Messa del 4 luglio sarà rivolta in particolare a tutti i giovani torinesi, concittadini del beato, prima del viaggio verso l’Europa. Saranno presenti i diversi gruppi dell’associazionismo cattolico a cui Pier Giorgio fu legato.
«Rivolgiamo un invito particolare – evidenzia don Ramello – a tutti i genitori che hanno perso un figlio, occasione per pregare il beato che ha percorso il cammino verso l’alto prima del tempo». Il 5 luglio si terranno i pellegrinaggi degli oratori della diocesi alla parrocchia del Frassati. Alle 11.30 il parroco don Primo Soldi celebrerà la Messa per i giovani dell’Unità pastorale 11. Seguirà un pomeriggio di animazione. Alle 21.15 il Vescovo di Pinerolo mons. Pier Giorgio Debernardi presiederà la Messa.
Il 6 luglio alle 7 inizierà la peregrinazione dell’urna verso Cracovia attraverso 12 diocesi europee fra cui tappe pincipali a Milano, Bolzano, Vienna e Bratislava. Le spoglie saranno accompagnate da un’equipe della Pastorale giovanile diocesana e dai padri Domenicani che animeranno i diversi momenti di preghiera nelle diocesi. i veicoli necessari al trasporto saranno messi a disposizione da Fiat-Fca.
Il 23 luglio l’urna giungerà nella basilica della SS. Trinità, retta dai padri Domenicani a Cracovia, accolta dal cardinale Stanislao Dziwisz che presiederà la Messa. Le reliquie rimarranno nella basilica fino al 31 luglio per la preghiera dei giovani di tutto il mondo durante la Giornate mondiali.
Il 26 luglio alle 10 nella basilica l’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia presiederà un momento di preghiera per tutti i giovani piemontesi partecipanti alla Gmg, animata dall’Azione Cattolica torinese.
Per informazioni: www.upgtorino.it.
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