Sinodo: la famiglia al centro delle sfide della modernità

Riflessione aperta sul tema dei divorziati risposati. E sui nuclei famigliari: «I governi si facciano promotori dei loro diritti». Attesa per questo pomeriggio la Relatio Synodi

L'arazzo che raffigura Paolo VI, il 19 ottobre scorso, giorno della beatificazione di Montini

Il Sinodo straordinaria sulla Famiglia è stato un tempo di intesa e coraggiosa fraternità cristiana. Si è discusso, pregato, lavorato molto intensamente sul tema per il quale è stato convocato.  Al centro della riflessione e dell’unanime approvazione c’è la centralità della famiglia nella società di oggi e di domani, nonostante le sue fatiche e difficoltà. Naturalmente i padri sinodali non hanno dimenticato di sottolineare la delicata posizione dottrinale sulla condizione di sofferenza dei divorziati, risposati e separati rispetto all’impossibilità di accostarsi al Sacramento della comunione e la realtà delle coppie omosessuali e la loro accoglienza e riconoscimento all’interno della comunità ecclesiale.

La beatificazione di Paolo VI, il papa simbolo dei drammi e delle speranze del Novecento, ha sigillato la conclusione di questo primo passaggio sinodale. Giovanni Battista Montini è stato il pontefice che più d’ogni altro ha dovuto affrontare il cambiamento dei paradigmi socio culturali e antropologici del mondo, in particolare quello occidentale, decadente e senza più bussole in grado di decifrare orizzonti di senso.

Il Papa, timoniere del Concilio Vaticano II, indica ancora la via per comprendere il messaggio cristiano nella società post moderna.  Non a caso il prof. Galli della Loggia lanciava alcuni preoccupati interrogatavi su come gli insegnamenti e i valori cristiani siano lontani dalla prassi del vivere, «che non accettassero più la sua concezione dell’essere umano, del rapporto tra i sessi, della trasmissione della vita? Come è accaduto che questa gigantesca impalcatura culturale – prosegue Galli della Loggia - che aveva tenuto il campo per secoli stia oggi di fatto sul punto di sbriciolarsi? E ancora riflettendo senza complessi e ricordava il professore -  «è possibile che tutto quanto è accaduto e sta accadendo non implichi responsabilità di ordine, non già solo pastorale, ma principalmente intellettuale».

Domande e travagli ai quali  non possiamo sottrarre la nostra intelligenza e il nostro cuore. Ci aiuti l’insegnamento di papa Montini, la fatica del pensare e la ricerca continua, siano viatico e alimento nel cammino ordinario dei cristiani nella storia.

Famiglia

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