L'Esortazione post-sinodale "Amoris Laetitia", il bene famiglia
Il commento dell'Arcivescovo di Torino e l'invito a lavorare sul documento
Cari presbiteri, diaconi, religiosi e religiose, laici, giovani e famiglie della diocesi di Torino, l’Esortazione apostolica Amoris laetitia di Papa Francesco è un inno di riconoscenza al Signore per il grande dono della famiglia alla quale è riservata una grazia speciale per essere nel mondo segno del suo amore fedele e misericordioso. Essa ci consegna un messaggio fondamentale da accogliere, testimoniare e offrire a tutti i credenti e agli uomini e donne di buona volontà. Ogni famiglia è portatrice di un patrimonio di bene che, vissuto nella verità e nella carità, promuove e sostiene una vita buona secondo il Vangelo, profondamente umana perché radicata in Gesù Cristo e nell’Amore di Dio. Un Amore che va oltre misura, tutto scusa e tutto sopporta, tutto spera e crede e tutto ama; un Amore che permette dunque alla famiglia di radicare in esso il proprio progetto di vita e di affrontare le eventuali prove e le difficoltà, aprendosi sempre a un «di più» di impegno responsabile per consolidare e salvaguardare e far crescere l’unità e la comunione piene dei coniugi e dei figli. Il soffio di novità e freschezza evangelica e sapienziale del testo, intriso di una tenerezza e misericordia continua verso ogni famiglia – anche quelle in difficoltà, ferite da divisioni profonde, o che non vivono il disegno di Dio sull’amore, immesso nel cuore di ogni uomo e donna. Nessuno è escluso dall’Amore che Dio desidera offrire ad ogni coppia e famiglia mediante il suo sostegno e la sua misericordia, di cui la Chiesa, in quanto madre, è chiamata a farsi carico verso tutti i suoi figli. Accoglienza, discernimento graduale e sostegno spirituale, integrazione sono gli atteggiamenti e le scelte conseguenti che debbono regolare l’esercizio dell’accompagnamento particolare e specifico di ogni coppia e famiglia da parte dei Pastori e della comunità cristiana. Discernere non è un esercizio facile, perché esige la docilità e insieme la perseveranza proprie di chi si fa guidare dallo Spirito, si avvale della relazione continuativa con la persona e la conduce a scrutare con verità la propria vita e le proprie scelte, per percorrere insieme le vie di una sempre più piena accoglienza dell’amore di Dio, che sprona alla conversione del cuore.
L’Esortazione costituisce una miniera con una ricchezza grande, che non può essere esaurita da una lettura affrettata e superficiale, ma esige tempo e buona volontà, per accoglierne il messaggio e le novità. Anche il confronto insieme all’interno di una famiglia e con i propri sacerdoti e catechisti può aiutare. Consiglio e invito pertanto tutti i sacerdoti e diaconi, religiosi e religiose e soprattutto le famiglie felicemente unite e quelle risposate, i conviventi e i giovani che stanno per compiere le scelte che pensano più consone al loro futuro, ma anche ogni altra persona o coppia che intenda confrontarsi con sincerità e schiettezza con l’insegnamento della Chiesa sulla propria unione e progetto di vita, di leggere e meditare bene questa Esortazione apostolica, perché possano trarne motivo di speranza e di stimolo per non accontentarsi delle scelte fatte o dei traguardi raggiunti nel cammino di coppia e di famiglia, ma per puntare a traguardi sempre più veri e ricchi di gioia e fedeltà al dono grande dell’Amore che Dio ha immesso nel loro cuore.
Chiedo anche a tutti i fidanzati e agli operatori della pastorale famigliare, ai catechisti, ai gruppi di sposi e di famiglie, alle associazioni e movimenti ecclesiali di meditare insieme il testo dell’Amoris laetitia per farne oggetto di un’attenta formazione, così da trasmetterlo nel loro servizio e testimonianza a tutti. Come Diocesi ci troveremo insieme la sera del venerdì 6 maggio per accogliere la presentazione del testo accompagnata da un dialogo in assemblea: potremo ricevere alcune indicazioni appropriate sui contenuti dell’Esortazione, ma anche sulle vie metodologiche più idonee per accoglierla nella catechesi, nella pastorale e nella stessa vita delle famiglie.
*Arcivescovo, padre e amico
Famiglia
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