Mons. Fiandino, il Papa ha accolto le dimissioni da Vescovo ausiliare
Il 10 febbraio Papa Francesco ha accolto le dimissioni di mons. Guido Fiandino da Vescovo ausiliare della diocesi
Cari presbiteri, diaconi, religiosi e religiose e fedeli della Diocesi di Torino,
vi comunico che papa Francesco ha accolto le dimissioni che Sua Eccellenza mons. Guido Fiandino, Vescovo Ausiliare, gli ha presentato nelle settimane scorse per raggiunti limiti di età (75 anni) a norma del Diritto Canonico. Esse decorrono dal 10 febbraio 2016. In Spirito di obbedienza e di riconoscenza, mons. Guido ha adempiuto questo passo, confermando così la sua consueta disponibilità al servizio della Chiesa e rispettandone le norme stabilite al riguardo. Un segno molto importante che è per tutti noi presbiteri e vescovi esempio di quella comu-nione e fedeltà alle disposizioni del Santo Padre che ci unisce a Lui e alla Chiesa in modo fedele e che nulla toglie all’impegno di continuare a servirla nei modi e forme nuove che la Provvidenza ci suggerisce e secondo le necessità della Diocesi in cui operiamo.
Mons. Guido in questa sua Diocesi di Torino ha svolto un ministero intenso e ricco di impegni e di responsabilità ed è stato apprezzato e amato da quanti lo hanno conosciuto e hanno avuto a che fare con lui sia nelle parrocchie che in Diocesi come Vescovo Ausiliare. Anch’io in particolare ho potuto godere della sua amicizia e del suo servizio, addirittura al tempo della mia giovinezza, quando in Seminario a Rivoli egli era incaricato come assistente dei seminaristi del corso di propedeutica, che stavo svolgendo insieme ad altri ben 76 compagni provenienti da tante diocesi piemontesi. L’ho ritrovato dopo tanto tempo come Vescovo Ausiliare e parroco della parrocchia della Beata Vergine delle Grazie alla Crocetta e ho potuto beneficiare del suo sostegno efficace, sapiente e decisivo per il mio ministero di Arcivescovo in questi cinque anni. Ho anche molto apprezzato e sostenuto la sua volontà di fare il parroco, seppur da Vescovo Ausiliare, e credo sia stata un ottima scelta per vivere l’esperienza diretta del pastore che dona se stesso, immerso nel tessuto quotidiano dei suoi fedeli e da essi sostenuto – come ho potuto constatare in questi giorni di visita all’Unità pastorale della Crocetta.
Per questo gli ho chiesto di continuare, anche nei prossimi anni, a svolgere il suo ministero di parroco e quel servizio diocesano, che reputo molto utile e fecondo, nel Consiglio Episcopale e nel Consiglio Presbiterale.
Preghiamo dunque il Signore per il caro mons. Fiandino, perché goda di buona salute ancora a lungo e possa così svolgere il suo prezioso impegno in questa Chiesa di Torino che ama e serve con dedizione e generosità.
Lo benedico di cuore insieme a tutti voi.
+ Cesare NOSIGLIA
Vescovo, padre e amico
Diocesi
archivio notizie
Confermato il culto del patrono di Moncalieri, Bernardo di Baden
La tradizione l'ha sempre considerato "beato", ora è arrivato un decreto di Papa Francesco che ufficialmente lo dichiara venerabile
La San Vincenzo oggi è la fantasia della misericordia
In occasione delle celebrazioni per i 400 anni del carisma vincenziano parla Giovanni Bersano, presidente delle Conferenze di San Vincenzo di Torino: l'impegno dei confratelli in un tempo di crisi
Nosiglia: "Torino ha bisogno di politica. Il futuro si costruisce insieme"
Città ricca di risorse ma divisa da troppe polemiche. Nell’omelia per la festa patronale di san Giovanni Battista mons. Cesare Nosiglia ha chiesto che le istituzioni e la popolazione lavorino per l’unità. Foto gallery
I nostri oratori vanno "oltre il confine"
Al Salone del Libro l'Arcivescovo ha presentato il sussidio per l'oratorio estivo "Thesaurus e il sentiero proibito" (editrice Elledici) e l'impegno dei Centri giovanili oratoriani