Torino. Un giardino intitolato a Santa Maria Goretti
A 50 anni dalla consacrazione della chiesa parrocchiale in via Actis, il giardino antistante viene intitolato a Santa Maria Goretti.
Era il 16 ottobre 1966: a Torino veniva consacrata la chiesa parrocchiale in via Actis a Santa Maria Goretti. E proprio nell'anno del ciquantennio, il giardino antistante vede la presenza di due gonfaloni cittadini, del capoluogo piemontese e della marchigiana Corinaldo, per l'intitolazione anche dell'area verde alla giovane beatificata nel 1947 e canonizzata già nel 1950.
Il 15 marzo, con una bella cerimonia, il presidente del Consiglio, Giovanni Porcino, dopo il saluto del sindaco Piero Fassino, riflette sull'"Agnese del XX secolo", così definita da Pio XII nel solenne rito di canonizzazione. Nella Torino "di forti tradizioni, dei santi sociali, che ha conosciuto una straordinaria fioritura di esperienze pastorali", la giovane è un messaggio "preciso e limpido, anche se spesso incompreso". La sua è una santità del quotidiano."Fu proprio quest'esercizio quotidiano che la rese capace, in un momento difficile e tragico, di mostrare- lei, giovane adolescente- che la coerenza della fede vince sulla brutalità della violenza e il perdono opera più efficace della vendetta". Il presidente la indica come riferimento per i giovani:"Una testimonianza contemporanea che ricorda come la vera felicità esiga coraggio,spirito di sacrificio e rifiuto di ogni compromesso. Anche per favorire un incontro tra pensiero laico e tradizione religiosa".
Questi due aspetti si intrecciano già nella cerimonia con le autorità civili e religiose, tra cittadini delle due città. Mentre l'assessore La Volta ringrazia i volontari che cureranno questo verde, il sindaco di Corinaldo Matteo Principi é grato per la bella iniziativa, avvio di un più intenso legame tra i due territori. Il parroco don Nino Olivero felice anticipa la notizia di un pellegrinaggio ad ottobre alla città natale di Santa Maria Goretti e già il rappresentante del Santuario,Ilario Taus, annuisce. La giovane é sentita ancor più vicina quando il pronipote della Santa, Marco Vassalli, regala toccanti testimonianze raccolte dalla "mamma Assunta", forte nella fede pur tra dure prove. Ed ancora sorprese. Dopo la lettura del telegramma del Vescovo di Corinaldo, lo scoprimento e la benedizione della targa,tra il dono di collane di storia locale si profila una nuova idea: avviare un gemellaggio tra le due città. I due gonfaloni paiono più significativi e festosi, come il vociare allegro dei bimbi della vicina scuola materna, che hanno reso ancora più viva e promettente questa intitolazione di primavera.
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