Si è dimesso Paolo Giordana, capo gabinetto di Appendino

Ha rassegnato le dimissioni Paolo Giordana, capo di gabinetto del Sindaco di Torino Chiara Appendino. Sabato 28 ottobre la decisione di farsi da parte, «per tutelare la Città e l’Amministrazione» dopo la notizia pubblicata dal quotidiano Repubblica di intercettazioni telefoniche nelle quali Giordana avrebbe chiesto un favore illecito al presidente di Gtt Walter Ceresa, di aiutare un amico cancellandogli una multa presa in tram. Il capo di gabinetto – uomo chiave dell’Amministrazione Appendino – si è dimesso, ma nega l’episodio che gli si addebita, si è detto convinto di poter dimostrare la correttezza del proprio operato. Il Sindaco Appendino ha accettato le dimissioni dichiarandosi «umanamente dispiaciuta, però grata a Giordana per aver messo al primo posto l’interesse della Città».

La vicenda è delicata, gli accertamenti spettano alla magistratura, ma esce dalla stanza dei bottoni il collaboratore più influente del Sindaco, vicino all’area liberale (fu staffista di Paolo Peveraro) molto più che al Movimento Cinque Stelle che l’ha spesso contestato, anche a margine dell’inchieste sulle ipotesi di falsi nel bilancio Gtt, di irregolarità nel bilancio del Comune di Torino, di responsabilità nei fatti di piazza San Carlo. Al di là della questione giudiziaria, è arrivata la resa dei conti fra le anime – incompatibili – della Amministrazione Appendino.

La sentenza grillina di fronte alle ipotesi di abuso è sempre stata durissima. Comunque vada a finire la vicenda del capo di gabinetto di Appendino è logico attendere dal governo Cinque Stelle, d’ora in avanti, toni più cauti nel giudizio sulle altre parti politiche.