Stage e futuro nell'America di oggi
LO STAGISTA INASPETTATO (USA, 2015)
Regia: Nancy Meyers
Con Hanne Hathaway, Robert De Niro, Rene Russo
“Lo stagista inaspettato” è Robert De Niro protagonista assoluto di questa commedia americana diretta da Nancy Meyers, ambientata ai giorni nostri eppure con un vago sentore del tempo che fu, quello che aveva profumo di Sabrina, tanto per fare un paragone immeritato e altisonante.
Già, proprio così, perché questo film ha una regia impeccabile e due grandi interpreti, De Niro e Hanne Hathaway, ma ha una storia debole, di una banalità disarmante che sventola la bandierina dell'arzillo nonnetto ricco di esperienza e che ormai sa bene come vanno a finire le cose.
Tutto parte da una Start Up di grande successo, una società che vende moda in rete, arrivata in poco più di tre anni a fatturare cifre ultramilionarie – come vuole il sogno americano- e impegnare centinaia di persone.
La creatrice, l'infaticabile manager di tutto, è la trentenne Jules Ostin, che gira in bicicletta per gli uffici – così crede di fare prima- e ha scadenze a ritmo strettissimo, con orari che farebbero venire l'esaurimento nervoso a un orologio svizzero.
E' lei che sa tutto, anche come si devono piegare gli abiti per la spedizione, è temuta dai collaboratori – tutti giovani- ma che, guarda un po', ha pure una bambina e un marito che ha rinunciato alla carriera e fa il casalingo per sostenerla, trovando anche il tempo per consolarsi con un'altra mamma casalinga.
La Start Up, per ragioni di politica sociale, assume alcuni stagisti e tra questi il settantenne Ben Whittaker, pensionato benestante che potrebbe starsene tranquillo nelle sua bella casa e magari dedicarsi al volontariato, felice di tornare attivo e riprendere a a lavorare.
Ben viene assegnato a Jules e, dopo i primi malintesi, diventa un aiuto indispensabile, autista tuttofare e assistente della big boss, pronto a cavarla d'impiccio in ogni circostanza. Una commedia passatempo, vedibile in serenità.
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