Le spie dei giorni nostri
SPY (USA, 2015)
Regia : Paul Feig
Con Melissa McCarthy, Rose Byrne, Miranda Hart.
Paul Feig, regista di “Spy”, è noto alle cronache mondane americane per la sua eleganza inappuntabile, abito classico di ottimo taglio, giacca cravatta gilet Panama o Borsalino a seconda della stagione, occhiali serissimi e papillon quando ci vuole. Altrettanto inappuntabile è il suo stile di regia in “Spy”, preciso come un orologio svizzero, sostenuto da un montaggio da videoclip e da un'ottima fotografia. “Spy non è una parodia alla Mel Brooks – ha dichiarato Feig – dei film di James Bond, ma un vero film di spionaggio con tanta azione”, parole che ricordano un pochino l'abilità di Tayllerand nell'affermare qualcosa per far capire il contrario al buon intenditore.
Infatti “Spy”, malgrado tutta la sua azione versata senza risparmio e misericordia, appare come una farsa grottesca esattamente ricalcata sugli stereotipi della saga di James Bond, licenza di uccidere inclusa. Unica differenza, oltre all'assenza delle Bond Girl decorative e di contorno, è che, nel film, si parte dalla CIA e non dai servizi segreti di sua maestà britannica.
In questa storia sconclusionata le spie americane sono in totale agitazione: è in atto unìoperazione delicata e importante, di quelle che hanno in gioco la salvezza del pianeta. Gli 007 in servizio attivo e sempre in gara per il posto da primo della classe devono recuperare un terribile ordigno nucleare, una superbomba che un boss malavitoso bulgaro si è procurato passando sopra a parecchi cadaveri, un'arma letale prenotata dai ceceni.
Per far andare avanti il film fanno fuori anche lui, così Rayna la sua bella e spietata figlia lo sostituisce. A darle la caccia sarà un'agente cicciottella e, ovviamente, abilissima, che ha lasciato il lavoro di insegnante per andare incontro all'avventura che, tra inseguimenti, doppiogiochisti, belle città d'Europa, si trasforma in gaga da cinema muto ben congegnate e completamente al femminile, perché gli agenti maschi sono relegati in secondo piano e fanno la figura dei citrulli.
Al pubblico l'ardua sentenza..
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