Tre anni insieme a Papa Francesco
Al crepuscolo del 13 marzo 2013 veniva eletto al soglio pontificio Jorge Mario Bergoglio
Sono trascorsi tre anni, un tempo breve e lunghissimo insieme, da quando il cardinale Bergoglio è stato eletto dal Conclave successore di Pietro, come guida, capo e servo della Chiesa cattolica apostolica con l nome di Francesco. Tutto nasce dalle dimissioni di Benedetto XVI dell'11 febbraio. Un atto epocale e di una profondità di fede che solo le generazioni future avranno modo di comprenderne la portata.
In questi tre anni papa Francesco è stato, ed è guida sicura, aperta, umile e coraggiosa della comunità ecclesiale nel mondo. Vicario di Gesù Cristo e Vescovo tra i Vescovi, testimone e maestro della Parola di speranza e misericordia che è il sigillo dell'Amore di Dio, per l'umanità. Non compete a noi fare valutazioni, paragoni e analizzare il pontificato bergogliano dal punta di vista teologico, storico e pastorale. Le sue radici piemontesi e sudamericane, la scelta religiosa e la regola ignaziana che permea la sua appartenenza alla Compagnia di Gesù. Osservatori, commentatori, confratelli e pastori svolgono questo compito con sfumature e puntualizzazioni diverse. Per noi resta al centro la sua opera di guida spirituale della Chiesa universale.
Sarebbe impossibile ricostruire in poche righe, il magistero del Papa "venuto dalla fine del mondo", la sua capacità di ascolto e di incontro, la sua fedeltà al Vangelo che è vita e coerenza di figlio, come pure le difficoltà, anche le critiche pesanti che gli sono rivolte ad intra e ad extra alla sua modalità espressiva.
Ciò che importante e resta fondamento del suo operare è la centralità della presenza di Cristo nella storia, il dialogo con l'uomo, il dolore per le sofferenze e la gioia per il bene che pervade e fa resistere il mondo alle forze del male.
Il suo linguaggio e semplice e profondissimo allo stesso tempo, lo sforzo di unità di tutta la cristianità, in campo ecumenico, il cammino di riconciliazione e costruzione di una umanità degna con le altre religioni e il confronto fraterno con tutti gli uomini che non si richiamano a Dio ma che lo cercano o si interrogano sul senso del vivere e del morire.
Al termine di ogni sua omelia da San Marta, alle celebrazioni e gli incontri nei suoi viaggi apostolici e pastoriali, di ogni udienza con i grandi della terra e con gli umili, i poveri, i malati, i disperati e dimenticati che sono i figli prediletti di Dio nella sua dimensione trinitaria, chiede che si preghi per lui.
E oggi ricordandone l'opera magisteriale dei suoi primi tre anni di pontificato, anche noi ci uniamo alla sua richiesta di silenzio, meditazione, ascolto della Parola di Dio, come pellegrini in cammino verso il Regno.
Papa Francesco
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