Papa Francesco e le periferie reali
La visita di Bergoglio nella parrocchia romana di Tor Bella Monaca e la preparazione della visita alla Chiesa di Napoli del 21 marzo
Continua l’immersione di Papa Francesco nelle periferie. Dopo le visite alle parrocchie romane periferiche di Primavalle e Pietralata, ecco la visita domenica 8 marzo pomeriggio alla parrocchia di Santa Maria Madre del Redentore a Tor Bella Monaca. Poi sabato 21 marzo sarà la volta di Pompei e Napoli, visita che potrebbe fare da guida, con le dovute differenze, a quella che Papa Francesco farà a Torino domenica 21 giugno, quasi alla fine dell’ostensione della Sindone, fissata nel Duomo di Torino da domenica 19 aprile a mercoledì 24 maggio, festa di San Giovanni Battista, patrono della città.
TOR BELLA MONACA – L’8 marzo alle 15.40 tappa al «Centro di accoglienza Santa Giovanna Antida» per abbracciare malati, disabili, anziani, soli o con figli disabili. Davanti alla chiesa incontro con «i giovani di confine o del muretto», come sono chiamati i ragazzi del quartiere. Segue in chiesala Messa. L'organizzazione, spinta anche nei minimi dettagli, è della parrocchia che distribuisce 412 biglietti, una sola persona per nucleo familiare, per partecipare all’Eucaristia: gli altri fedeli assistono alla celebrazione nel piazzale antistante la chiesa, dove sono installate due postazioni con maxischermo. Prima della Messa, Papa Bergoglio confessa tre persone, sorteggiate fra coloro che ne hanno fatto richiesta.
CAMMINARE INSIEME – La visita dell’8 marzo, festa della donna, si inserisce nel «camminare insieme popolo e vescovo di Roma», come disse Francesco due anni fa, subito dopo l’elezione la sera di mercoledì 13 marzo 2013. L’incontro con i fedeli delle parrocchie romane va letto all'interno del fittissimo calendario del cammino quaresimale in preparazione alla Pasqua, cammino interamente dedicato ai quartieri della periferia. In due anni Francesco ha visitato dieci parrocchie di Roma e dintorni incontrando i giovani, gli ammalati, i sacerdoti, gli operatori pastorali. Domenica 8 febbraio pomeriggio prima della vista a Pietralata, a sorpresa, si è recato in un campo di profughi eritrei di lingua spagnola, una sosta durata circa 15 minuti, a una «baraccopoli» vicino al parcheggio di Ponte Mammolo a300 metridalla parrocchia di San Michele Arcangelo a Pietralata.
LA RICHIESTA IN DUE LETTERE – Pare che la scelta sia dovuta a due lettere giunte sul tavolo del Papa. La prima è della onlus «Handicap noi e altri» che gestisce il «Centro di accoglienza Santa Giovanna Antida» inaugurato nel 1987 e servito dalle Suore della carità di Santa Giovanna Antida: offre sostegno alle famiglie più disagiate con la distribuzione di viveri, di indumenti e di generi di prima necessità, oltre al sostegno formativo e religioso. Spiega Paolo Muratore, presidente della onlus «Handicap noi e gli altri»: «Per noi è un'enorme soddisfazione, oltre che un vero onore, incontrare il Pontefice. Ovunque vada riesce a infondere speranza e gioia. In un quartiere problematico come questo, la sua presenza ha un valore inestimabile». La seconda lettera è di Lucia Ercoli, presidente dell'associazione «Medicina solidale di Tor Bella Monaca». Spiegando le condizioni della periferia romana sempre più disagiata e disgregata dalla violenza e dal disinteresse delle istituzioni, chiede al Pontefice di dare speranza alle troppe persone che sono profughi nel cuore della capitale e che non vedono la speranza nel futuro. «Venga nelle strade, nelle piazze, nelle case, nelle baracche, venga in mezzo ai suoi figli. Venga tra le novantanove pecore senza ovile, venga a dargli una carezza».
QUARTIERE SCAMPIA E CARCERE DI POGGIOREALE - Un programma fittissimo attende Bergoglio in visita a Pompei e a Napoli sabato 21 marzo, vigilia della V domenica di Quaresima. Con il volo di un’ora in elicottero alle 8 è al santuario di Pompei dove sosta in preghiera. Alle 9 è tra la gente di Scampia, il quartiere napoletano più malfamato e degradato: incontra la popolazione e le categorie sociali. A metà mattinatala Concelebrazioneeucaristica in piazza Plebiscito nel centro del capoluogo partenopeo. Alle 13 visita alla Casa circondariale «Giuseppe Salvia» a Poggioreale e pranzo con una rappresentanza dei detenuti. Nel primo pomeriggio la venerazione delle reliquie di San Gennaro e l’incontro in Cattedrale con i sacerdoti, i/le religiosi/e e i diaconi permanenti. Alle 16.15 incontro con alcuni ammalati nella basilica del Gesù. Alle 17 incontrerà i giovani sul lungomare Caracciolo. Alle 18 la partenza per il Vaticano.
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