Francesco, c'è uno sguardo speciale di Gesù sulla famiglia
Verso il Sinodo ordinario sul tema della famiglia, il Papa riprende il tema nel corso del viaggio apostolico in Sri Lanka e Filippine
Sette milioni di persone, nel Grandstan Rizal Park di Manila, domenica 18 gennaio, partecipano alla Messa di Papa Francesco che invita le famiglie «a difendere la loro identità dalle colonizzazioni ideologiche che cercano di distruggere la famiglia. Siate candidi come colombe, che sanno sognare la famiglia come Dio l’ha pensata, e furbi come serpenti per non lasciarvi intrappolare dalle spire di chi la famiglia la vuole smontare. «Non è possibile una famiglia senza il sogno. Quando in una famiglia perde la capacità di sognare, i bambini non crescono e l’amore non cresce, la vita si affievolisce e si spegne. La famiglia che prega e insegna ai figli i sani valori è una benedizione. Le famiglie siano molto sagaci, molto abili, molto forti, per dire ‘no’ a qualsiasi tentativo di colonizzazione ideologica». Cita Paolo VI e l’enciclica «Humanae vitae»: «Era un coraggioso buon pastore che allertò le pecore sui lupi in arrivo».
Sinodo straordinario «Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione» (5-19 ottobre 2014) e Sinodo ordinario «La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo» (4-25 ottobre 2015) sono in continuità. Le conclusioni di quello celebrato tre mesi fa preparano quello che si celebrerà fra nove mesi. Comunità e gruppi devono inviare le risposte ai «Lineamenta» - la relazione finale del Sinodo 2014 e 46 domande - entro il 15 aprile 2015 alla segreteria del Sinodo, che preparerà l’«Instrumentum laboris»: «Bisogna fare il possibile perché non si ricominci da zero»; si chiede un’«ampia consultazione» tra i cattolici di tutto il mondo; le domande «intendono facilitare il realismo nella riflessione evitando che le risposte siano fornite secondo schemi». I «Lineamenta» citano ampiamente la costituzione pastorale del Concilio «La Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes» (7 dicembre 1965) e l’esortazione apostolica di Papa Francesco «Evangelii Gaudium» (24 novembre 2013). Si parte da una «domanda previa»: «La descrizione della famiglia presente nella «Relatio Synodi» corrisponde a quanto si rileva nella Chiesa e nella società? Quali aspetti mancano?».
1) L’ascolto: il contesto e le sfide sulla famiglia - «Quali iniziative rispetto alle sfide che pongono alla famiglia le contraddizioni culturali? Quali strumenti di analisi si impiegano e quali i risultati più rilevanti circa gli aspetti (positivi e non) del cambiamento antropologico-culturale? Oltre all’annuncio e alla denuncia, quali le modalità scelte per essere presenti come Chiesa accanto alle famiglie nelle situazioni estreme? Che cosa si può fare per sostenere e rafforzare le famiglie fedeli al vincolo? Come l’azione pastorale reagisce alla diffusione del relativismo nella società e al rigetto del modello di famiglia formato dall’uomo e dalla donna uniti nel vincolo matrimoniale aperto alla procreazione? Quali operatori pastorali qualificati si sentono più urgenti? Tra i non battezzati quanto è forte la presenza di matrimoni naturali?».
2) Lo sguardo su Cristo: il Vangelo della famiglia - «Come è usato l’insegnamento della Sacra Scrittura nella pastorale familiare? Quali valori del matrimonio e della famiglia vedono realizzati nella loro vita i giovani e i coniugi? Quali le dimensioni di peccato da evitare e superare? Che cosa fare per mostrare la grandezza e bellezza dell’indissolubilità, in modo da suscitare il desiderio di viverla? Come far comprendere che il matrimonio cristiano corrisponde alla disposizione originaria di Dio? Come sviluppare la spiritualità della famiglia? Quali iniziative per far comprendere il valore del matrimonio indissolubile e fecondo? Come aiutare a capire che nessuno è escluso dalla misericordia di Dio e come esprimere questa verità nella pastorale familiare, in particolare quelle ferite e fragili? Come possono i fedeli mostrare, nei confronti delle persone non ancora giunte alla piena comprensione del dono di amore di Cristo, un’attitudine di accoglienza, senza mai rinunciare all’annuncio del Vangelo? Cosa fare perché nelle varie forme di unione l’uomo e la donna avvertano il rispetto, la fiducia e l’incoraggiamento a crescere nel bene da parte della Chiesa e siano aiutate a giungere alla pienezza del matrimonio cristiano?»
3) Il confronto: le prospettive pastorali - «Nella formazione dei presbiteri e degli operatori pastorali come viene coltivata la dimensione familiare? Si è consapevoli che il rapido evolversi della società esige una costante attenzione al linguaggio nella comunicazione pastorale? Come creare le condizioni perché ogni famiglia sia come Dio la vuole? La collaborazione al servizio della famiglia con le istituzioni sociali e politiche è vista in tutta la sua importanza? Come viene attuata? Quale ruolo possono svolgere le associazioni familiari? Come favorire le relazioni fra famiglia, società e politica a vantaggio della famiglia? Come promuovere il sostegno della comunità internazionale e degli Stati alla famiglia? Come rinnovare e migliorare i percorsi di preparazione al matrimonio? Come proporre il rapporto tra Battesimo-Eucaristia e Matrimonio? Come la comunità cristiana aiuta a discernere gli elementi positivi e negativi della vita di persone unite in matrimoni civili in maniera da orientarle e sostenerle nel cammino verso il Sacramento del matrimonio? Come aiutare chi vive nelle convivenze a decidersi per il matrimonio? Quali risposte dare alle forme tradizionali di matrimonio a tappe o combinato tra famiglie? La comunità cristiana è pronta a prendersi cura delle famiglie ferite per far sperimentare loro la misericordia del Padre? Come rendere più accessibili e agili, possibilmente gratuite, le procedure per il riconoscimento dei casi di nullità? La normativa permette di dare risposte valide alle sfide poste dai matrimoni misti e interconfessionali? Come la comunità cristiana rivolge l’attenzione pastorale alle famiglie che hanno al loro interno persone con tendenza omosessuale? Come prendersi cura di queste persone alla luce del Vangelo? Come proporre le esigenze della volontà di Dio? Quali passi più significativi sono stati fatti per annunziare e promuovere efficacemente la bellezza e la dignità del diventare madre o padre alla luce della “Humanae vitae”? Come incoraggiare all’adozione e all’affido? Come promuovere la cura e il rispetto dei fanciulli? Come la Chiesa combatte la piaga dell’aborto promuovendo la cultura della vita?».
Per favorire la continuità Francesco ha confermato i responsabili. Presidenti delegati cardinali arcivescovi André Vingt-trois (Parigi), Luis Antonio G. Taglie (Manila), Raymundo Damasceno Assis (Aarecida, Brasile), Wilfrid Fox Napier (Durban, Sud Africa); relatore generale Péter Erdö (Esztergom-Budapest); segretario speciale mons. Bruno Forte (Chieti-Vasto).
PER APPROFONDIMENTI sul sito della Diocesi di Torino
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