Universitari, una pastorale che unisce
Qualificata e numerosa è stata la partecipazione delle diocesi piemontesi al convegno nazionale di pastorale universitaria che si è tenuto a Roma il 16 e il 17 marzo
La relazione iniziale di don Rossano Sala ha introdotto il tema: dare fiducia ai giovani è stata l’idea guida, con cui gli oltre 200 partecipanti si sono confrontati nel lavoro di gruppo e d’assemblea.
La pastorale universitaria è quanto mai viva e, come ha sottolineato il direttore dell’ufficio nazionale Ernesto Diaco: ”Il convegno si conferma un appuntamento molto desiderato e prezioso”.
Se alla GMG troviamo un milione e mezzo di giovani per tre giorni, in università ne troviamo altrettanti quotidianamente.
Fare pastorale universitaria, è stato toccato con mano, significa per i tanti sacerdoti, religiosi, religiose e laici conosciuti a Roma dare per scontato che la Chiesa debba essere in uscita e colpisce, rispetto ad altre esperienze pastorali, l’autentico desiderio paolino di far gara nello stimarsi a vicenda. La condivisione delle esperienze da Trento a Catania è stato un continuo desiderio di comunione e non il racconto di una posizione acquisita e vedere questo da giovani che amano e vogliono impegnarsi con la Chiesa e per la Chiesa fa del bene.
La presenza di numerosi vescovi tra cui il segretario generale della CEI Mons. Nunzio Galantino, è conferma dell’attenzione che la Chiesa Italiana volge al mondo dell’università. Sottolineata anche dalla presenza e dall’intervento dell’aiutante di studio del servizio nazionale della pastorale giovanile.
Rispetto all’anno passato, le delegazioni erano composte anche da molti giovani inviati e sostenuti dalle loro Chiese locali, ponendosi così nell’ottica del Sinodo dei
Vescovi sui giovani.
Marco di Trento, neoingegnere che collabora con la Pastorale Universitaria dice: “Ottima l’idea dei laboratori, il confronto con le altre realtà è indispensabile”.
Fabrizio da Foggia, studente di ingegneria a Benevento, gli fa eco: “al convegno ho visto un grande spirito di collaborazione e voglia di condivisione per la ricerca di soluzioni e per iniziare ad avviare un percorso comune”.
Domenico, fiorentino trapiantato a Venezia, studente in filosofia: “la pastorale universitaria è come la foresta che cresce, non fa rumore ma è un concentrato di forza che guarda al futuro.”
L’appuntamento è già per il prossimo anno ma i legami e i contatti che si sono creati e che sono attivi già da oggi stanno costruendo il domani delle nostre Chiese, anche nelle università.
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