Paoline cento anni di cultura ed editoria

Un secolo fa nasceva ad Alba il tandem dell’apostolato della buona stampa. Sbocciava dall’intuizione di don Giacomo Alberione (1884-1971, beato dal 2003) e dalla disponibilità di Teresa Merlo (1894-1964, venerabile dal 1991). Cento anni per il Vangelo nella comunicazione.

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Paoline cento anni di cultura ed editoria

Il prete ha in testa l’apostolato della buona stampa e pensa di associarvi la donna. Dice e scrive: «Il sacerdote e la donna si ritrovano nella stessa vocazione e a lavorare nello stesso campo. Il sacerdote deve rendere conto a Dio insieme alla donna dei risultati di salvezza. Le donne hanno il dovere-diritto di affacciarsi oltre il domestico». La donna nell’apostolato non è una benevola concessione ma è un diritto-dovere che, quarant’anni dopo, il Concilio Vaticano II (1962-65) farà proprio nella «Apostolicam actuositatem» sull’apostolato dei laici (18 novembre 1965) e nella «Inter mirifica» sulle comunicazioni sociali (4 dicembre 1963). Quelle idee all’avanguardia, lentamente fanno breccia nella cultura patriarcale e maschilista del primo Novecento e in una terra, come il Piemonte agricolo, che relegava la donna in ruoli domestici, familiari, materni e di bassa manovalanza agricola.

Teresa, nata a Castagnito d’Alba (Cuneo) da famiglia contadina, completa le scuole elementari, apre una scuola di sartoria per le ragazze. Nel 1915 accetta il progetto rivoluzionario di don Alberione: le compagne emettono i voti come Figlie di San Paolo alla cui guida don Giacomo pone Teresa con il nome di Tecla, la discepola di san Paolo, e la nomina superiora generale della congregazione. Madre Tecla collabora anche alla fondazione delle Pie Discepole del Divin Maestro, delle Suore di Gesù Buon Pastore, delle Apostoline; visita più volte le case in giro per il mondo. Muore ad Albano Laziale il 5 febbraio 1964. Rispetto ad alcune congregazioni che si dedicano «anche» all’apostolato dei media, i Paolini e le Paoline lavorano esclusivamente a tale missione: stampa, libri, cinema, radio, televisione, audiovisivi, strumenti informatici e digitali.

A Torino le prime Figlie arrivano nel 1929. La presenza più nota  è la Libreria cattolica arcivescovile di corso Matteotti 11. Sull’apostolato della buona stampa, dei buoni libri, dei bollettini parrocchiali, delle biblioteche circolanti, della crociata antiblasfema è in prima linea mons. Giovanni Battista Pinardi, ve­scovo ausiliare e parroco di San Secondo, che nel 1917 fonda il Segretariato per la Buona Stampa. La diocesi affida alle Paoline la gestione della Libreria, che «avrà carattere pastorale a servizio della diocesi».

Nel 1948 inizia l’attività la Sanpaolofilm in via della Rocca: produce e distribuisce le pellicole a oratori, cinema parrocchiali, circoli ricreativi, comunità, associazioni, colonie, famiglie in tutto il Piemonte. Centinaia di Paoline sono passate da Torino. Don Alberione e madre Merlo sono venuti più volte a visitare le comunità.

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