Nosiglia dopo il viaggio a Gaza: "Speranza per il mondo nel sorriso dei bambini"
Primi commenti dell'Arcivescovo di Torino dopo il viaggio compiuto il 3-4 novembre nei territori palestinesi con il cardinale Bagnasco
“Sono rientrato a Torino dalla Striscia di Gaza con il ricordo straordinario dei bambini palestinesi che vanno a scuola fra le macerie, e continuano a sorridere, corrono, giocano, sono la speranza del mondo”. Così l’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia commenta a caldo il suo recentissimo viaggio in Terra Santa (3-4 novembre), compiuto insieme al presidente della Conferenza Episcopale Italiana card. Angelo Bagnasco e gli altri membri della Presidenza Cei, su invito del Patriarca latino di Gerusalemme. Nosiglia descrive la distruzione di Gaza dopo i bombardamenti della scorsa estate, “uno scenario devastante di ruderi, simile alla desolazione di Dresda nel 1945”.
“In tanta distruzione di case, chiese, moschee rase al suolo – continua l’Arcivescovo di Torino – spicca l’immenso contrasto dei bambini che ogni giorno vanno a scuola, un fiume in piena di bambini nelle strade, tantissimi, di prima mattina. Mi sono comparsi di fronte improvvisamente, non mi aspettavo una scena del genere. Qui l’80% della popolazione ha meno di 40 anni, il futuro è proprio dei giovani, dei bambini.
Il loro sorriso è gioioso, fa molto riflettere. Mi sono trovato a pensare che la soluzione dei conflitti dipende certo dai governi, dall’azione dei popoli, però i bambini tengono acceso un lume nelle tenebre, ci stanno dicendo che dobbiamo sperare”.
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