"Difendere l'identità della famiglia", l'appello dei vescovi italiani

L’identità propria e unica della famiglia, la richiesta di politiche familiari consistenti ed efficaci, la condivisione per l’umiliazione dei giovani esclusi dal lavoro e degli adulti che l’hanno perso, le condizioni di povertà e di solitudine di tante persone, la persecuzione dei cristiani e di altre minoranze, il dramma e l’accoglienza dei migranti. Attorno a questi tempi – indicati dal presidente, cardinale Angelo Bagnasco – ha lavorato il Consiglio episcopale permanente della Conferenza episcopale italiana, riunito nella sessione invernale del 25-27 gennaio 2016.

DOPO IL CONVEGNO DI FIRENZE - Nel solco del convegno ecclesiale di Firenze del 9-13 novembre 2015 e del discorso del Papa Francesco sull’esperienza sinodale, il confronto tra i vescovi mette a fuoco alcune priorità come famiglia, scuola, poveri, missionarietà. Afferma il comunicato finale Cei: «La volontà di valorizzare gli orientamenti contenuti nell’esortazione apostolica “Evangelii gaudium” del Papa Francesco è emersa anche a fronte del processo di secolarizzazione, per arrivare a individuare e assumere nuove forme di presenza testimoniale e di azione pastorale». In questa chiave la Cei intende rilanciare il «Progetto culturale».

CONGRESSO EUCARISTICO NAZIONALE A GENOVA - Altri temi affrontati sono il processo matrimoniale canonico, i nuovi parametri per l’edilizia di culto nel triennio 2016-2018. Il 15-18 settembre 2016 si celebra a Genova il XXVI Congresso Eucaristico nazionale «L’Eucaristia sorgente della missione: “Nella tua misericordia a tutti sei venuto incontro”» nell’ambito dell’Anno Santo straordinario sulla misericordia nel quale i credenti sono invitati «ad aprirsi  al dono della misericordia di Dio, sorgente di ogni rinnovamento personale e comunitario». C’è un programma di massima e un documento teologico-pastorale «aiuta a contemplare la santità misericordiosa di Dio che viene incontro a ogni uomo, a riscoprire la ricchezza della celebrazione eucaristica per la vita ecclesiale», a studiare «il rapporto tra Eucaristia e trasformazione missionaria delle comunità cristiane». Ci sono sussidi pastorali e schemi per le catechesi, l’adorazione eucaristica, la preghiera in famiglia. «Si avverte l’importanza di sensibilizzare le comunità perché si sentano coinvolte in una rinnovata esperienza di Dio». 

COMITATO SETTIMANE SOCIALI – C’è anche un vescovo piemontese nel nuovo  Comitato scientifico-organizzatore delle Settimane sociali. I vescovi sono tre:  Filippo Santoro arcivescovo di Taranto (presidente), Marco Arnolfo arcivescovo di Vercelli, Angelo Spinillo vescovo di Aversa; segretario prof. Mauro Magatti; membri: gesuita Francesco Occhetta, scrittore de «La Civiltà Cattolica», salesiana Alessandra Smerilli, prof. Leonardo Becchetti, prof. Flavio Felice, dott. Sergio Gatti, dott. Claudio Gentili, prof. Franco Miano, prof. Giuseppe Notastefano.   

CONSIGLIO NAZIONALE SCUOLA CATTOLICA - a) Membri designati dagli  organismi: 5 membri la Fism: Aldo Basso, Biancamaria Girardi, Lucia Stoppini, Antonio Trani, Redi Sante Di  Pol, Giannino Zanfisi ; 4 la Fidae: Francesco Beneduce, Maria Grazia Tagliavini, Vitangelo Carlo Maria Denora, Francis Contessotto; Onorino Rota (Cism), Anna Monia Alfieri (Usmi), Lauretta Valente (Confap), Giancarlo Frare (Agesc). B) membri di diritto: il vescovo Mariano Crociata, presidente della Commissione episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università; Ernesto Diaco, direttore dell’Ufficio nazionale Cei; Sergio Cicatelli, direttore Centro studi scuola cattolica; Luigi Morgano, segretario nazionale Fism; Virginia Kaladich, presidente nazionale Fidae; Roberto Gontero, presidente nazionale Agesc; Francesco Ciccimarra, presidente nazionale Agidae; Flavio Venturi, presidente nazionale Confap. C) membri di libera nomina: Filippo Morlacchi, Paola Vacchina, Antonio Quondamstefano, Marco Masi, Guglielmo Malizia.

RIORDINO DELLE DIOCESI – Il comunicato informa: «Su indicazione della Congregazione dei vescovi, entro la fine d’agosto 2016, le Conferenze episcopali regionali sono invitate a far pervenire alla Segreteria Cei il parere circa un progetto di riordino delle diocesi». Il tema sembrava sparito dai radar e invece è sempre all’ordine del giorno. Il problema ha oltre un secolo e mezzo: si poneva già all’unità d’Italia nel 1861. Nel primo incontro con la Cei il 23 maggio 2013 Francesco disse: «Io so che c’è una Commissione per ridurre un po’ il numero delle diocesi tanto pesanti. Non è facile, ma c’è una Commissione». In talune Regioni l’articolazione è a macchia di leopardo con alcune incongruenze. Tre esempi: in Piemonte (e Valle d’Aosta), 16 diocesi e di fatto Fossano è unita a Cuneo. La diocesi di Tortona (provincia di Alessandria, Regione Piemonte) si estende in Liguria, Lombardia e Piemonte, nelle province di Alessandria, Genova e Pavia, ma appartiene alla Conferenza episcopale ligure. La diocesi di Acqui si estende in Piemonte e Liguria e nelle province di Alessandria, Asti, Cuneo, Genova, Savona. In Lombardia ci sono10 diocesi: Milano si estende nelle province di Bergamo, Como, Lecco, Milano, Pavia e Varese. In Campania ci sono 25 diocesi, alcune piccolissime e frammentate: Ariano Irpino sfora in Puglia; Caserta ha 9 Comuni; SS. Trinità di Cava de’ Tirreni non ha nessun Comune ma 4 parrocchie che sono frazioni di Comuni che si trovano nella diocesi di Amalfi-Cava de’ Tirreni; Sessa Aurunca ha 5 Comuni in provincia di Caserta; Sorrento 15 Comuni tutti in provincia di Napoli.