Il Papa in Svezia per commemorare i 500 anni della Riforma del 1517

«Sua Santità Francesco ha in animo di prendere parte a una cerimonia congiunta fra la Chiesa cattolica e la Federazione luterana mondiale, per commemorare il 500° anniversario della Riforma» che cadrà nel 2017.

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Il Papa in Svezia per commemorare i 500 anni della Riforma del 1517

Con questa inusuale formulazione la Sala Stampa della Santa Sede ha annunciato che il31 ottobre 2016 il Papa sarà Lund in Svezia per commemorare i 500 anni della Riforma luterana.Il 31 ottobre è celebrato in tutto il mondo protestante come «giorno della Riforma», per ricordare il 31 ottobre del 1517 quando il monaco agostiniano tedesco Martin Lutero pubblicò, appendendole al portone della chiesa di Wittenberg, le 95 tesi, diventate il simbolo dell’inizio della Riforma, con cui dimostrava il carattere non evangelico della vendita delle indulgenze. Francesco prenderà parte a una cerimonia congiunta in programma fra la Chiesa cattolica e la Federazione luterana mondiale.

Un «particolare risalto ai solidi progressi ecumenici fra cattolici e luterani e ai doni reciproci derivanti dal dialogo»: questo il senso della commemorazione ecumenica congiunta che sarà presieduta congiuntamente da Papa Francesco, dal vescovo Munib A. Younan e dal reverendo Martin Junge, rispettivamente presidente e segretario della Federazione luterana mondiale: lo spiega un comunicato della Federazione stessa e del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. L’evento è organizzato in collaborazione con la Chiesa di Svezia e la diocesi di Stoccolma. La celebrazione si fonderà sulla «Common Prayer, Preghiera comune», guida liturgica appositamente preparata da cattolici e luterani e inviata alle Chiese della Federazione luterana e alle Conferenze episcopali cattoliche.

Spiega Martin Junge: da parte luterana l’anniversario della Riforma verrà commemorato «in uno spirito di responsabilità ecumenica. Infatti lavorando per la riconciliazione fra luterani e cattolici si opera per la giustizia, la pace e la riconciliazione in un mondo lacerato dai conflitti e dalla violenza». Il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Concilio per l’unità, avverte: «Concentrandosi insieme sulla centralità della questione di Dio e su un approccio cristocentrico», le due comunità avranno la possibilità di celebrare la commemorazione della Riforma «non semplicemente in modo pragmatico, ma con un senso profondo della fede in Cristo crocifisso e risorto». La Chiesa luterana di Svezia, con l’arcivescovo Antje Jackelén, auspica che l’appuntamento «contribuisca all’unità dei cristiani in tutto il mondo». Anders Arborelius, vescovo cattolico di Stoccolma, pone l’accento sulla situazione ecumenica «unica e interessante» in Svezia, nella speranza che l’incontro del 31 ottobre «aiuti a guardare al futuro in modo tale da essere testimoni di Gesù Cristo e del Suo Vangelo nel mondo secolarizzato».

La commemorazione congiunta si inquadra nel processo di ricezione del documento del 2013 «From Conflict to Communion, Dal conflitto alla comunione», primo tentativo delle comunità luterane e cattoliche di descrivere insieme, a livello internazionale, la storia della Riforma e delle sue intenzioni. La «Preghiera comune» che sarà al centro della celebrazione si fonda in particolare sul documento «From Conflict to Communion: Lutheran-Catholic Common Commemoration of the Reformation in 2017, Dal conflitto alla comunione: commemorazione comune luterano-cattolica della Riforma nel 2017» e presenta i temi del rendimento di grazie, del pentimento e dell’impegno alla testimonianza comune, «al fine di esprimere i doni della Riforma e chiedere perdono per le divisioni seguite alle dispute teologiche».

Il 2017 coinciderà anche con il 50° del dialogo internazionale luterano-cattolico, dal quale sono scaturiti rilevanti risultati ecumenici, come la «Joint Declaration on the Doctrine of Justification, Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione», firmata nel 1999, che ha annullato «le dispute antiche di secoli» sulle verità fondamentali della «Dottrina della giustificazione», che era al centro della Riforma del XVI secolo.

All’inizio della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani il 18 gennaio 2016   Papa Francesco, ricevendo la delegazione della Chiesa luterana di Finlandia, ha ricordato i risultati conseguiti nel dialogo tra luterani e cattolici, evidenziando come le differenze che «tuttora permangono nella dottrina e nella prassi non devono scoraggiarci ma spronarci a proseguire insieme il cammino verso una sempre maggiore unità, anche superando vecchie concezioni e reticenze». Soprattutto in un mondo «spesso lacerato dai conflitti e segnato da secolarismo e indifferenza, tutti uniti siamo chiamati a impegnarci nel confessare Gesù Cristo, diventando sempre più testimoni credibili di unità e artefici di pace e di riconciliazione». E alla della Settimana di preghiera il 25 gennaio l’annuncio di questo inatteso e bello viaggio ecumenico.

 

Il 15 novembre 2015, visitando la Comunità evangelica luterana di Roma presso la «Christuskirche» in via Sicilia Papa Francesco aveva detto: «Mi sembra fondamentale che la Chiesa cattolica porti avanti coraggiosamente anche l’attenta e onesta rivalutazione delle intenzioni della Riforma e della figura di Martin Lutero, nel senso di una “Ecclesia semper reformanda”, nel grande solco tracciato dai Concili, come pure da uomini e donne, animati dalla luce e dalla forza dello Spirito Santo. Il documento “Dal conflitto alla comunione. Commemorazione luterana-cattolica comune della Riforma nel 2017”, ha affrontato e realizzato questa riflessione in modo promettente». Perché – aveva aggiunto - «la divisione dei cristiani è uno scandalo».

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