Torino: tutto pronto per la notte bianca dei giovani
Oltre 6 mila giovani a Torino per la Notte bianca della fede promossa dalla diocesi di torino in collaborazione con quella di Milano per favorire l'incontro dei ragazzi con la Sindone
Una serata diversa da quelle tipiche di molti giovani che frequentano la movida: piena di chiasso e di occasioni di divertimento ma che può trasmettere ancor più senso di vuoto e solitudine.
È la proposta che la pastorale giovanile diocesana di Torino in collaborazione con la Chiesa milanese lancia per il 24 aprile: una Notte bianca della fede , un itinerario tra testimonianze e preghiere che culminerà nel silenzio di fronte alla Sindone. Oltre 6 mila i giovani che hanno già aderito, in 3 mila da milano.
«A pochi giorni dall’apertura – ha sottolineato mons. Nosiglia – abbiamo voluto subito rivolgerci ai giovani che sono con gli ammalati i protagonisti di questa Ostensione. Tanti oggi sono i ragazzi che cercano il senso della vita e la felicità nel chiasso, nell’evasione e nello sballo che però aumentano soltanto la loro solitudine. La Sindone invece rappresenta un invito a non arrendersi, a puntare in alto, a impegnarsi. La Sindone in un tempo segnato da violenze e morti esorta alla speranza, rivela una sofferenza da cui nasce l’Amore più grande per ciascuno».
Il programma prevede quattro momenti: dopo una prima accoglienza festosa di tutti i partecipanti (anche chi non si è ancora iscritto può ancora registrarsi in loco) presso l’Area Vitali nel Parco Dora, alle 21.30 l’Arcivescovo guiderà la «Preghiera di ingresso nella notte». «Perché la Sindone – sottolinea don Luca Ramello direttore della pastorale giovanile diocesana - ci dice che la notte della sofferenza si può affrontare, non bisogna sfuggire né demoralizzarsi, ma attraversarla con lo sguardo rivolto alla meta che è la Resurrezione».
Al termine di questa prima riflessione i ragazzi si metteranno in cammino dietro alla Grande Croce dei Giovani, verso la Basilica di Maria Ausiliatrice dove un braciere «accenderà le luci delle sentinelle» per riscoprire modelli di speranza e di amore in quattro luoghi simbolo della nostra diocesi. I giovani dunque si separeranno in 4 gruppi indirizzati rispettivamente verso l’Oratorio di Valdocco per riscoprire con Don Bosco «l'amore che fa crescere; verso la Piccola Casa della Divina Provvidenza per scoprire con il Cottolengo «l'amore che si prende cura»; al Santuario della Consolata dove sarà presentata la figura del beato Pier Giorgio Frassati, «l'amore che vola alto» e al Sermig per cogliere «l'amore che fa la pace».
Dopo gli incontri i gruppi, intorno all’una e mezza, convergeranno verso il duomo per il momento conclusivo. Dopo tante parole, testimonianze e preghiere sarà il tempo del silenzio, il tempo dell’ultimo tratto che li porterà dai Giardini Reali al Duomo di fronte al Telo. «Un silenzio – aggiunge don Ramello - che provocherà i giovani a riconoscere nella loro vita i segni dell’Amore più Grande e diventare a loro volta segni di tale amore».
Per informazioni sul programma www.turinforyoung.it
Nosiglia su TELESU
https://www.facebook.com/telesu.tv/videos/668994639873064/?fref=nf
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