Torino in preghiera per l'Unità dei cristiani

«Dammi un po’ d’acqua da bere» (Gv 4,7) è il tema della Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani che si è aperta il 18 gennaio (fotogallery). Un invito a vivere l’impegno ecumenico «senza rimanere seduti», «in un atteggiamento continuo di supplica per avere anche noi di quell’acqua viva», perché «il dono dell’unità – si legge nel sussidio predisposto a livello nazionale – va conosciuto, cercato, desiderato ardentemente».

Un dono da richiedere anche a fronte di una situazione ancora complessa.

«La fine dell’anno 2014 – sottolinea  don Andrea Pacini,presidente della Commissionediocesana per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso - è stato segnato da un evento di alto significato ecumenico: la visita di papa Francesco al patriarca Bartolomeo I a Istanbul, in cui entrambi hanno confermato nei gesti e nelle parole l’impegno rinnovato per giungere alla piena comunione. L’itinerario continua però a essere segnato da difficoltà che non possiamo nasconderci».

«Ancora una volta – prosegue don Pacini -i lavori della Commissione mista di dialogo teologica tra Chiesa cattolica e l’insieme delle Chiese ortodosse sembrano vivere una fase di stallo, proprio trattando da alcuni anni la questione del primato universale nella Chiesa. L’ultima sessione tenutasi ad Amman nell’agosto 2014 non è riuscita di fatto a produrre posizioni condivise, che sono attese per dare corpo alla riflessione aperta con il documento di Ravenna del 2007, in cui Chiesa cattolica e Chiese ortodosse si erano dette consenzienti sull’esistenza di un ministero di primato universale nella Chiesa e sull’identificazione del vescovo di Roma come colui cui compete tale ruolo secondo la tradizione; restava però aperta la condivisione sulle modalità di esercizio di tale primato.I lavori degli ultimi sette anni non sono tuttavia riusciti di fatto a procedere oltre, in particolare per la forte resistenza della Chiesa ortodossa russa»

Ecco dunque che la diocesi di Torino, vive la settimana con un fitto calendario di appuntamenti a partire dalla celebrazione di apertura il 18 alle 19 nella cattedrale con mons. Cesare Nosiglia,il parroco ortodosso rumeno padre Giorgio Vasilescu e il decano della chiesa luterana in Italia Heiner Bludau.

Segue lunedì 19, alle 20.45, la celebrazione del grande vespro ortodosso nella chiesa dei santi Martiri di Sebaste  a Moncalieri;  poi preghiere sono organizzate su tutto il territorio e non manca l’attenzione a bambini e ragazzi con due appuntamenti specifici perché lo spirito ecumenico sia considerato come parte integrante della formazione cristiana.

Non manca infine nell’ambito della settimana un incontro serale di preghiera il 20 al Sermig per i cristiani nella persecuzione.

«Come ha ribadito il Patriarca di Costantinopoli  - conclude don Pacini -nella sua predicazione nella Festa di S. Andrea, “coloro che perseguitano i cristiani non guardano alla chiesa cui appartengono, ma alla fede in Cristo che professano”. Un richiamo potente alla comune reale appartenenza a Cristo, vero fondamento di una comunione già in atto, che in sofferenze così tragiche trova una reale pienezza esistenziale, che dovrebbe imprimere nuovo coraggio alle chiese per dare ad essa piena visibilità sacramentale».