Scolaresche alla Sindone
Tre le migliaia di pellegrini sono numerose le scolaresche di tutt'Italia che stanno sfilando davanti alla Sindone. Tra le prime, lunedì 20 aprile, all'indomani dell'apertura dell'Ostensione, le classi 5C e 5F della scuola elementare Rodari di Torino e, nella foto, la prima scolaresca salesiana: i ragazzi della media «Don Bosco» di Valdocco. A tutti è stato distribuito l'inserto sulla Sindone curato dalla Voce del popolo e dal Nostro Tempo
Sono 8500 i pellegrini entrati nel Duomo di Torino domenica 19, primo giorno di apertura dell’Ostensione. I cancelli del percorso di avvicinamento al Sacro Lino, 850 metri al coperto a partire dai Giardini Reali, si sono aperti alle 16, poco dopo la Messa di inaugurazione presieduta dall’Arcivescovo di Torino. ll primo pellegrino è stato Simone, un ragazzino di sette anni di San Severo di Foggia accompagnato dal papà: emozionato ancora prima di vedere la Sindone, non si aspettava una folla di fotografi e giornalisti ad attenderlo.
Ma primi in assoluto che hanno varcato il percorso verso la Sindone sono i 4500 volontari rigorosamente in giacchetta viola. Come Piera che presterà servizio, per tutti i 67 giorni dell’Ostensione, al termine percorso dei pellegrini: «Per me è la seconda Ostensione, non volevo mancare. Siamo stati invitati a seguire un cammino di formazione che non è solo un insieme di istruzioni per accogliere i fratelli che verranno a Torino ma un vero e proprio percorso di fede per tutti noi. Sono onorata di essere stata destinata al termine del percorso, quando i pellegrini hanno già contemplato la Sindone. Sarà emozionante sentire i loro commenti, cogliere nel loro sguardo commozione, stupore e gioia. In questo momento così difficile il pellegrinaggio alla Sindone ci fa bene perché ci rafforza nella fede».
Numerose le scolaresche giunte alla Sindone: tra queste, la prima scuola salesiana in visita alla Sindone, la Media di Valdocco che, come ai tempi di don Bosco che accompagnò due volte i suoi ragazzi all’Ostensione, è andata a piedi fino in Duomo ripercorrendo le strade del santo dei giovani nel suo Bicentenario. «Sembrava un’immagine digitale – ha commentato Francesca, Prima A, dopo la visita – invece era Gesù – mi hanno colpito le mani, il Volto e le macchie di sangue, si vedevano benissimo anche se Gesù è stato crocifisso 2 mila anni fa». «Nel Bicentenario di don Bosco –dice il preside Davide Sordi – è un onore che i nostri ragazzi siano la prima scuola salesiana a visitare la Sindone – ci siamo preparati ripercorrendo la Passione di Gesù. Hanno capito che non è un’uscita culturale né una visita ad una mostra. E lungo il percorso sono rimasti in silenzio. Non accade così spesso».
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