Al Sermig i giovani di Sant'Alfonso presentano Straordinario

«Madre dei migranti» è uno dei tredici brani che il Coro Giovani di Sant'Alfonso proprone venerdì 15 maggio presso la chiesa del Sermig. Uno dei tredici canti che fanno parte del progetto «Straordinario» che ha visto la luce dopo due anni di lavoro «intenso» perchè sia le musiche sia i testi sono stati interamente composti dai coristi, ma non solo: a monte del prgetto anche la volontà di aprofondire il tema del canto liturgico e del canto per la celebrazione eucaristica. «Per il coro  - spiega don Davide Chiaussa - è stata l’occasione per ritornare sul sacramento dell’Eucarestia entrandoci da un altro punto di vista. Consapevoli di quanto sia delicato e importante il tema del canto nelle celebrazioni eucaristiche, i ragazzi prima di buttarsi sulle note e sui testi hanno ripercorso e riscoperto il rito eucaristico: prefazi, preghiere eucaristiche, orazioni una ricchezza che hanno poi cercato  di valorizzare nel canto».

«Il progetto che ha il patrocinio del Comitato per l'ostensione della Sindone – spiega Lorenzo Montanaro, tra gli autori sia  delle musiche che dei testi - prende il suo nome all'Ordinarium Missae (il canone del rito romano), ma rispecchia anche l’auspicio che la Messa rappresenti per tutti un incontro unico e speciale, che sappia trasfigurare il quotidiano, e dove ciascuno possa trovare un po’ di sè. Questo lavoro è infatti stato pensato come strumento per accompagnare una comunità nell'Eucarestia domenicale, ma senza rinunciare a essere un'opera musicale tout-court, in grado di offrire suggestioni e riflessioni anche al di fuori della liturgia».

Sul piano testuale  - fatti salvi, ovviamente i testi canonici il Signore Pietà,  il Gloria, l’Alleluja, il Credo, il Santo, l’Agnello di Dio - il tema comune a «Straordinario» è quello dell'accoglienza, declinato sotto vari aspetti: dal perdono, all’accompagnamento, dalla gioia all’abbandono.  Come Salmo è stato scelto il Buon Pastore, mentre un richiamo particolare a Maria nel canto di ringraziamento intitolato «Madre dei migranti».  I contenuti musicali sono quanto mai vari: dal linguaggio classico fino alle sonorità jazz e pop. E anche in questa molteplicità di stili si nasconde un messaggio: «abbiamo lavorato davvero tutti – conclude Montanaro – ciascuno con la propria sensibilità spirituale e musicale così il risultato sono brani che pensiamo possano essere usati nelle celebrazioni più diverse e che possano aiutare a sentirsi coinvolte nella liturgia anche le persone più diverse, i ragazzi dell’oratorio, le famiglie, gli stranieri, gli anziani…».

«È  per noi motivo di grande gioia – sottolinea il direttore Paolo Saladini - presentare il nostro progetto musicale durante il periodo dell’Ostensione della Sindone. L’Amore più grande, cui il nostro Vescovo ci invita a guardare, è tema ricorrente nei nostri testi: l’amore di Dio per gli uomini, da un lato; l’Amore cui tutti siamo chiamati dall’altro. L’amore come dono di sé, mettendosi a servizio degli altri e costruendo la propria vocazione di uomo o donna, di bambino, di adulto e di anziano, di cittadino, di padre o madre. L’Amore più grande che spinge a pensare ed agire in grande, alla ricerca di una vita più autentica e ricca prima di tutto di persone con cui condividere la propria esperienza. Anche questo è ‘Straordinario’».

Chi desiderasse partecipare alla serata al Sermig durante la quale saranno riproposti anche altri brani che fanno ormai parte della storia ventennale del Coro Giovani  può richiedere gli inviti a coro.giovani@parrocchiasantalfonso-torino.it