Al Cottolengo con Outsider si abbattono i muri
Riprendono presso la Piccola Casa della Divina Provvidenza, il Cottolengo di Torino, i laboratori promossi per persone con disabilità dall'associazione di volontariato Outsider onlus che da 15 anni lavora per favorire l'inserimento di chi fa più fatica e dei detenuti
C’è tempo fino al 30 settembre per iscriversi ai laboratori 2016-17 per persone con disabilità promosse dall’associazione Outsider onlus che dal 2003 realizza attività per favorire l’integrazione di chi è in difficoltà. I laboratori, che riaprono in questi giorni alla Piccola Casa della Divina Provvidenza di Torino dove ha sede l’associazione in via Cottolego 14, mantengono invariato il programma dello scorso anno e offrono proposte per tutti i gusti. Si va dalla storia dell’arte, all’informatica, dall’artigianato con materiali di recupero alla falegnameria. E poi ancora sartoria, alfabetizzazione per chi ha problemi di comunicazione, musica (batteria), fotografia e molto altro ancora. «La novità di quest’anno – spiega fratel Marco Rizzonato, presidente di Outsider - è la possibilità di fermarsi per tutti gli iscritti per tutta la giornata portando con sé il cibo se si partecipa anche ai laboratori pomeridiani. Obiettivo del nostro progetto – oltre che di cercare di superare la disabilità attraverso la scoperta dei propri talenti – è quello di creare una comunità in cui ci si senta a casa. Lo stesso facciamo con i progetti all’interno del carcere delle Vallette dove siamo attivi da 15 anni in particolar modo con laboratori per i detenuti psichiatrici: le nostre attività con le persone disabili e i detenuti spesso si ‘incontrano’ in spettacoli teatrali all’interno del carcere: uno scambio che aiuta tutti a superare i propri muri innalzati dalle sbarre o dall’handicap».
Molti i riconoscimenti e le presenze a manifestazioni nazionali ed internazionali dell’associzione Outsider: uno fra tutti, confermata anche quest’anno, sarà la partecipazione a Paratissima 12 una delle fiere d’arte più visitate d’Italia e che si terrà a Torino il prossimo novembre.
Ma per sostenere le attività di Outsider, perchè la disabilità diventi sempre meno un problema ma scommessa da vincere con l’aiuto di chi ha avuto di più dalla vita, c’è bisogno di sostegno anche economico. Al Cottolengo - sottolineano i volontari - la Provvidenza è di casa e di necessità si fa virtù ma i tagli ai finanziamenti da parte di fondazioni ed enti pubblici anche ai progetti per le categorie più svantaggiate stanno mettendo a repentaglio il volontariato sociale che opera con la disabilità e con i detenuti. Per questo Outsider chiede aiuto e cerca volontari. «L’Associazione è nata da volontari che ancora oggi si impegnano settimanalmente per essere presenti in tutti i laboratori – prosegue fratel Marco – Non è necessario avere una preparazione particolare ma la voglia di mettersi in gioco e dedicare il proprio tempo a persone con ‘abilità differenti’ e con loro condividere esperienze ed obiettivi comuni. Chi è interessato può venire nella nostra sede e vedere al vivo i laboratori con i nostri ‘ragazzi’ dal lunedì al venerdì».
Per diventare volontari, dopo un primo colloquio informativo, occorre partecipare ad un corso di formazione durante il quale ci si può sperimentare all’interno della Piccola Casa della Divina Provvidenza o per l’accompagnamento delle persone disabili in collaborazione con l’Ufficio raccolta fondi del Cottolengo.
Per informazioni per il volontariato e per iscrizioni ai laboratori per persone disabili si può telefonare allo 011. 5225.555 (segreteria Outsder) - www.associazioneoutsider.it - segreteria.outsider@gmail.com
Attualità
archivio notizie
La biblioteca personale di Carlo Donat-Cattin
La riunificazione di migliaia di volumi per continuare a studiare, vita, pensiero e azione politica del leader democratico cristiano in vista del centenario della nascita
Meditazione sul Crocifisso
La riflessione dello psichiatra e psicoterapeuta per il Venerdì Santo 2016. Perchè interrogarsi fino in fondo
Chiesa e mass media, un'alleanza necessaria
Parte il Master di Giornalismo voluto da mons. Nosiglia per operatori pastorali e della comunicazione