A Torino gli scout da 110 e lode

Dopo Roma, Bologna, Padova e Milano anche a Torino l’Agesci, Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani, apre un gruppo scout per universitari. Si tratta del Torino 110, come il voto massimo con cui le matricole aspirano a laurearsi: l'inaugurazione  al Collegio Artigianelli con mons. Cesare Nosiglia martedì 20 gennaio

A Torino gli scout da 110 e lode

Anche Torino, dopo Roma, Bologna, Padova e Milano ha un gruppo di scout universitari. Si chiama Torino 110, come il voto massimo con cui le matricole aspirano a laurearsi: per ora è composto da un clan di 27 ragazzi (rover e scolte in gergo scout) che da Liguria, Emilia, Lazio, Puglia, Basilicata e Sicilia si sono trasferiti nel capoluogo subalpino per studiare al Politecnico e nell’Ateneo torinese. E i dialetti, la musica e i colori delle Regioni di provenienza dei ragazzi hanno caratterizzato la serata di martedì 20 gennaio data fissata per l'apertura ufficiale delle attività del Clan Agesci «Iridescente» («tanti colori - le regioni da dove provengono i ragazzi - per un unico fuoco», il motto del gruppo»). Ospite d'onore dell'inaugurazione del gruppo un «parroco» speciale, l’Arcivescovo di Torino. Mons. Cesare Nosiglia,  invitato dai capi del nuovo gruppo a significare il legame speciale del clan con la Chiesa locale torinese, sottolineato anche dalla scelta dei colori del fazzolettone, blu e azzurro le tinte dello stemma della città della Mole. «Le parrocchie di Torino dove i ragazzi del Clan universitario si metteranno a servizio – hanno spiegato all’Arcivescovo Filomena Schena e Tonino Bena, capi del Torino 110 – rappresentano le parrocchie dove hanno sede i gruppi di provenienza di questi ragazzi. Ci mettiamo a servizio della Chiesa della città che li ospita per studiare, dove questi giovani sono arrivati per costruire il proprio futuro, come accade per gli scout fuori sede di altre città universitarie italiane».

Le immagini della serata a cura di Telesu.tv 

Assistenti ecclesiastici del Torino 110 sono don Luca Peyron, responsabile della pastorale Universitaria della diocesi che ha sostenuto fin dall’inizio la nascita del gruppo e don Danilo Magni, direttore dell’Opera torinese dei giuseppini del Murialdo che ospita la sede del Clan presso Casa Madre dei murialdini, il Collegio Artigianelli anche sede di un collegio universitario e di numerose attività di formazione e di avviamento al lavoro per i giovani. «La nascita di questo gruppo scout – ha detto mons. Nosiglia che ha consegnato ad ogni scout una copia del Vangelo da mettere nello zaino – è un segno di speranza per la nostra città da sempre terra multiregionale ed oggi sempre più multietnica. Mi auguro che in un prossimo futuro si possano unire a voi anche scout universitari stranieri: essere scout in un mondo laico come quello universitario significa essere in linea con la ‘Chiesa in uscita’ di cui parla papa Francesco e cioè essere testimoni del Vangelo, compagni di strada di tanti vostri coetanei che hanno perso la fiducia nel futuro. Quest'anno la nostra diocesi vivrà un anno speciale con l'Ostensione della Sindone, il Bicentenario di don Bosco e la visita di Papa Francesco: vi invito ad unirvi agli altri giovani della diocesi nell'accoglienza delle migliaia di vostri coetanei che si faranno pellegrini nelle nostre strade».

E in occasione dell’apertura del Clan 110 i capi hanno annunciato che proprio il Clan Iridescente nel prossimo ponte del 1° maggio ospiterà il convegno nazionale dei gruppi Agesci universitari.

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