Tutti alla festa dell’Agesc
Celebrati quarant’anni dell’associazione piemontese dei genitori sulla scuola cattolica
A festeggiare i 40 dell’Agesc venerdì 13 novembre presso l’Istituto Agnelli di corso Unione Sovietica, sono intervenute tutte le associazioni del Movimento piemontese Scuola Libera. L’invito dell’Associazione che unisce i genitori degli studenti delle scuole cattoliche è stato raccolto da tutte le altre sigle impegnate sul fronte dell’educazione scolastica, e inoltre dai gestori di molte scuole cattoliche, dalle congregazioni religiose, dal mondo politico con l’Assessore regionale all’Istruzione Gianna Pentenero, il predecessore Giampiero Leo, il vicepresidente del Consiglio comunale di Torino Silvio Magliano e vari altri esponenti della scena politica subalpina, di destra e sinistra. In prima fila il direttore dell’Ufficio diocesano Scuola don Bruno Porta, l’Ispettore salesiano don Enrico Stasi, il presidente nazionale dell’Agesc Roberto Gontero, quello regionale Giulia Bertero e quello provinciale Luciano Strumia.
L’Agesc sta festeggiando in tutt’Italia 40 anni di impegno a sostegno dell’attività educativa delle scuole cattoliche, cui collabora attraverso l’azione di migliaia di famiglie coinvolte nelle scuole elementari, medie e superiori. «Desideravamo vivere la nostra festa con tutti – spiega Giulia Bertero – Abbiamo cercato di evidenziare l’ispirazione fondamentale dell’associazione, che è impegnata a costruire legami e collaborazione fra tutti coloro che hanno a cuore l’educazione dei giovani e il sostegno alla scuola cattolica. Siamo convinti che l’educazione sia un’azione collettiva, puntiamo sul lavoro di rete, abbiamo provato a dirlo anche con questa festa dei 40 anni, allargata a tutte associazioni e istituzioni piemontesi interessate».
Per una sera, tanti faticosi confronti con l’Amministrazione regionale attorno ai temi della libera scelta educativa (con il delicato nodo del finanziamento alle scuole paritarie, che cala anno dopo anno) sono stati messi fra parentesi, anche se il taglio dei contributi pubblici è una ferita che brucia. Il passato ha visto stagioni migliori (dieci anni fa la Legge Leo sui buoni scuola), ma la presenza dell’assessore Pentenero venerdì scorso all’Agnelli è stata molto apprezzata, come espressione di impegno condiviso dal volontariato e dalle istituzioni.
Prima della cena preparata e servita dagli studenti delle scuola salesiana, è stato proiettato un video sulla storia dell’Agesc evocando il pensiero del cardinale Carlo Maria Martini rispetto alla collaborazione fra istituzioni pubbliche, famiglie, scuole paritarie: «il problema non è che lo Stato dia qualcosa di più alle famiglie, ma che non tolga loro quello che hanno». Anche don Stasi, portando il saluto del mondo salesiano, ha posto l’accento sulla centralità della questione educativa, con le parole di Papa Francesco: «per educare occorre l’impegno di tutto un villaggio».
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