Torino, raccolta farmaci per chi non può curarsi

Anche l’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia ha sostenuto la raccolta del Banco farmaceutico, che si tiene oggi, 13 febbraio, in tutta Italia, recandosi per una personale donazione presso una farmacia torinese.

Secondo dati pubblicati dall’Osservatorio Donazione Farmaci del Banco Farmaceutico il 3,4% delle famiglie piemontesi non compra più farmaci per motivi economici. A Torino l'8% della popolazione è in povertà assoluta, quindi anche sanitaria, contro circa il 6% degli italiani. Le famiglie povere in Piemonte e Valle d'Aosta, infatti, investono meno rispetto a quelle delle altre regioni italiane per quanto riguarda spesa sanitaria e farmaceutica, rispettivamente 86 e 33 euro in meno al mese.

La Giornata di Raccolta del Farmaco (Grf 2016) è promossa il 13 febbraio in 214 farmacie di Torino e provincia, dove lo scorso anno sono stati raccolti 23 mila 300 medicinali non mutuabili. Quasi 48 mila quelli raccolti la scorsa edizione in Piemonte con oltre 45 mila persone aiutate. Dati a cui si aggiungono le 47 mila confezioni recuperate in un anno e mezzo e destinate a chi ha bisogno grazie ai contenitori di raccolta disponibili in un centinaio di farmacie.

Fino a questa sera, presso le farmacie che aderiscono all’iniziativa, è possibile acquistare farmaci da automedicazione, che saranno donati alle persone prive di risorse e in stato di povertà che non possono permettersi l'acquisto di medicinali.

La colletta a Torino sosterrà cinquanta enti di promozione sociale convenzionati del territorio, tra cui l’associazione Camminare Insieme, il Sermig, il Gruppo Abele, la Caritas diocesana e i gruppi Caritas parrocchiali, la Comunità Madian, che distribuiranno i medicinali ricevuti dal Banco tra i propri assistiti.