Mostra a Torino: il riscatto inizia con le foto
Al Palazzo della Luce, in via Bertola 40, l'associazione "Terza Settimana" presenta la mostra "Scat-To", formata dai racconti fotografici di chi vive ai margini a Torino, persone che fino a ieri conducevano una vita "normale"
Una foto che sembra raffiguri un particolare di una foresta di bambù. Invece guardando attentamente si tratta della panchina dove Marco P., l’autore dello scatto, ha dormito per tre settimane.
È solo una delle fotografie che si possono ammirare nella mostra «Scat-To, storie di una città nascosta» allestita presso Palazzo della Luce, in via Bertola 40 a Torino, dal 19 febbraio al 5 marzo, promossa dall’associazione «Terza settimana onlus» che, attraverso una rete di acquisto, si occupa della distribuzione di cibo a prezzo di costo a chi fa più fatica.
Così 12 persone seguite dai servizi di accompagnamento dell’associazione, della Caritas diocesana (Centro diurno La Sosta), del Sermig e dei Servizi sociali, che fino a poco tempo fa conducevano una vita «normale» e che per avvenimenti spiazzanti si sono poi trovati a vivere in strada, hanno imparato teoria e tecniche della fotografia e si sono dunque messi dietro l’obiettivo per ritrarre la realtà che vivono ogni giorno.
I loro scatti sono diventati una mostra fotografica.
«Stupisce il fatto», sottolinea Bruno Ferragatta, presidente di Terza settimana, «che tutti cercano di presentare il lato positivo della loro vita di senza tetto e mai il degrado o la condizione difficile in cui vivono. Per esempio un degli autori ha ritratto la stazione di Porta Nuova cogliendone gli aspetti più luminosi, come fosse il salotto di casa sua».
Tra loro c’è Angelo investito da un auto mentre andava in bicicletta. Nei lunghi mesi tra coma e riabilitazione ha perso tutto: la casa, il lavoro, gli affetti. Poi Igbre ragazza ventenne arrivata dalla Nigeria e uscita da una rete di sfruttamento. Francesco, invece, faceva il falegname ma ha venduto l’attività e la casa per curare la figlia gravemente malata. Sono tutti accomunati dalla voglia di ricominciare da capo e da una macchina fotografica al collo.
Negli ultimi mesi hanno imparato teoria e tecniche del mestiere da fotografi professionisti; poi si sono messi dietro l’obiettivo, grazie alla macchine fotografiche messe a disposizione dalla Nikon, partner del progetto. La mostra è curata da Elisabetta Tolosano e allestita da Diego Giachello.
Gli scatti, dieci per ogni fotografo, saranno visitabili fino al 5 marzo e una giuria qualificata sceglierà la foto migliore. Per il vincitore, una possibilità di «ri-scatto»: avrà, infatti, diritto ad una borsa lavoro messa a disposizione dalla Compagnia di San Paolo come fotografo, dove mettere alla prova le competenze acquisite trasformandole in un lavoro, ma anche in una nuova opportunità di vita. Anche gli altri fotografi avranno un riconoscimento: le foto in mostra saranno messe in vendita e il ricavato sarà destinato a progetti dell’associazione a loro favore.
«L’iniziativa», conclude Ferragatta, «si inserisce nei progetti che Terza Settimana porta avanti per ridare autonomia alle persone che vivono nella fragilità».
Il progetto è patrocinato dalla Città di Torino e da numerosi partner di aziende private che hanno offerto il proprio appoggio. La mostra è visitabile dal 19 febbraio al 5 marzo, dalle 12 alle 20. Per informazioni: www.terzasettimana.org.
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