Facciamo festa con i vicini
A settembre riparte l'iniziativa della città che ha riscosso in passato un grande successo
Visto il successo delle edizioni precedenti, Torino ripropone, per l’anno 2015, la Festa dei Vicini. Organizzata da Anci, Federcasa, Atc, insieme a Palazzo Civico, la giornata dedicata ai rapporti di buon vicinato sarà il 12 settembre e coinvolgerà l’intera Città, da Nord a Sud. Nei cortili e nelle strade dei diversi condomini, gli abitanti sono invitati a pranzare o cenare insieme.
L’obiettivo? Rafforzare i legami di chi vive nello stesso palazzo, nella stessa via o nello stesso quartiere. Protagonista sarà il cibo. Tutti i partecipanti, infatti, sono invitati a portare una ricetta della propria cultura, a proporre piatti tipici della propria tradizione. In perfetta sintonia con il tema di Expo, il gastronomico, forte elemento di identità, diventa veicolo di condivisione e confronto. Le ricette verranno raccolte in una pubblicazione. Le iscrizioni alla Festa sono già iniziate e termineranno il 31 luglio.
Chi desidera partecipare, deve scaricare l’apposito modulo dal sito del Comune o di Atc. «La Festa è un appuntamento irrinunciabile di conoscenza e di concreto contrasto all’isolamento per la promozione dei valori di solidarietà e di empatia che esprime», dichiara il Vicesindaco Elide Tisi. Lanciata nel 1999 da un gruppo di francesi per conoscere e coinvolgere i loro vicini di casa nel 17° Arrondisement di Parigi, la Giornata Europea dei Vicini è giunta alle 16esima edizione.
Oggi coinvolge 16 milioni di persone e 36 paesi, tra cui l’Italia e Torino. L’iniziativa è approdata nel capoluogo piemontese nel 2006 e da allora è diventata appuntamento fisso. «Da quando la festa è stata istituita coinvolgendo condomini privati e pubblici, i torinesi hanno dimostrato la capacità di rinforzare i legami di comunità», sottolinea l’assessore Ilda Curti. «Una buona rete di vicinato è spesso anche un importante supporto per chi è in difficoltà – aggiunge il Presidente di Atc, Marcello Mazzù -. Per questo valorizziamo e puntiamo a incrementare esperienze come quelle delle coabitazioni sociali».
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