Contro l'usura azioni concrete a Torino ed in Piemonte
L'Osservatorio: presentati i 32 progetti finanziati dalla convenzione con la Fondazione Operti sul microcredito
Sono complessivamente 32 i progetti di microcredito finanziati in tutto il territorio piemontese grazie alla convenzione sottoscritta tra l’Osservatorio regionale sull’usura del Consiglio regionale del Piemonte e la Fondazione Don Mario Operti ONLUS, per la creazione e lo sviluppo di nuove microimprese non bancabili.
I risultati della convenzione, attiva dal 2009, con un impegno finanziario annuale del Consiglio regionale di 30 mila euro, sono stati presentati a Palazzo Lascaris, il 16 novembre, nel corso della conferenza “Insieme per creare imprese libere”.
“Ringrazio la Fondazione Operti – ha dichiarato Nino Boeti, vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte, aprendo i lavori della conferenza – per il lavoro che svolge in molti settori, dalle borse lavoro alle iniziative per la casa. L’usura è il problema delle nostre comunità, accentuato dalla crisi economica. 6000 piemontesi in Piemonte ne hanno subìto le conseguenze, con un incremento del 194 per cento. Bisogna lavorare insieme, come è accaduto con la convenzione stipulata con la Fondazione Operti, che sarebbe importante rinnovare”.
“Il fenomeno dell'usura – ha sottolineato Mariella Enoc, presidente della Fondazione Operti – non è più solo legato alla malavita, ma a persone normali che hanno capito che la professione di prestare i soldi può essere remunerativa. Per questo è molto più pericoloso. Dobbiamo parlarne, fare attività di prevenzione nelle associazioni di categoria, sapendo che nessuna impresa, neanche quella media, è esente dal rischio. Non basta aiutare a denunciare, ma occorre accompagnare le imprese anche nei momenti dopo la denuncia, non lasciare sole le persone. E la voce delle istituzioni deve essere forte”.
“Il progetto di microcredito realizzato con l’Osservatorio Usura – ha sottolineato Susanna Piccioni, che ha seguito il progetto per la Fondazione Operti – ha permesso il finanziamento di 32 iniziative imprenditoriali di soggetti non bancabili, dunque potenzialmente più a rischio per il fenomeno usura. Possono sembrare piccoli numeri, ma non lo sono, perché quando parliamo di microcredito parliamo non solo di finanziamenti, ma soprattutto di accompagnamento della persona nella concretizzazione dei suoi sogni. In questo senso è importantissima la sinergia con gli sportelli provinciali di creazione di impresa".
Alla conferenza hanno portato il loro contributo anche Dante Davio, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, e Andrea Silvestri, direttore generale della Cassa di Risparmio di Cuneo.
Al termine degli interventi dei relatori, hanno portato la loro testimonianza due lavoratori degli sportelli di impresa e quattro giovani che, grazie alla convenzione, hanno aperto una loro attività. Si tratta di Stefania, che ha aperto un negozio specializzato nella compravendita di attrezzature, abbigliamento e giocattoli per bambini a Trivero, in provincia di Biella; Valentino, che da due anni ha avviato un’attività di parrucchiere a Moncalieri, nel torinese; Manuel, che, rimasto disoccupato dopo 11 anni di lavoro nel settore del commercio e aver dato fondo alla sua liquidazione, è riuscito ad aprire un negozio a Vercelli per la vendita di strumenti musicali personalizzati; Fabio e Cristina, soci ma anche fidanzati, che hanno realizzato il loro sogno di aprire una ludoteca a Beinasco (Torino).
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