Montagna, il mondo in un paese
Giovedì 11 maggio all'Auditorium Vivaldi della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino un convegno sul tema
La montagna è capace di accogliere più delle aree urbane, creando progetti dal basso tra i Comuni, con le associazioni locali, la rete del volontariato, la Caritas, le parrocchie. Le zone montane diverse dalle città nella capacità di creare opportunità di crescita, sviluppo, manutenzione e tutela del territorio, protezione ambientale, ma anche garanzia per la salvaguardia dei servizi pubblici locali, a partire dalle scuole. Lontani dall’invasione, con tassi diversi di presenza (più bassi), con integrazione migliore e più efficace.
Questi i temi che saranno al centro del convegno organizzato a Torino giovedì 11 maggio 2017, a partire dalle ore 9, presso l’Auditorium Vivaldi della Biblioteca Nazionale Universitaria (Piazza Carlo Alberto 5/A). La Compagnia di San Paolo, la Regione Piemonte e la Città Metropolitana di Torino, in collaborazione con l’Associazione Dislivelli e il Forum Internazionale ed Europeo di Ricerche sull’Immigrazione (Fieri), propongono il seminario “Il mondo in paese. Dall’accoglienza all’inclusione dei rifugiati nei comuni rurali del Piemonte”.
Si parla spesso, forse troppo, di immigrazione sull’onda dell’emozione e non delle analisi, che invece verranno fatte con dati ed esempi virtuosi di accoglienza. L’assorbimento di stranieri, nei territori montani è inferiore del 2% rispetto ai territori metropolitani. I dati ci dicono che non siamo in presenza di nessuna invasione, ma anche che gli immigrati si stanno rimpiazzando la manodopera autoctona che non svolge più determinati mestieri e integrando sia nelle filiere di produzione agroalimentari, sia per quanto riguarda le manutenzioni ambientali e la cura del territorio. Le Terre Alte con i Comuni si stanno organizzando in modo autonomo.
Sono oltre 14 mila i migranti ospitati sul territorio piemontese, l’8% del totale nazionale. Il Piemonte è la quarta regione italiana per accoglienze dopo la Lombardia (con il 13%), la Campania (con il 9%) e il Lazio (con l’8%). Grazie alla lettura di dati inediti sui numeri di rifugiati ospitati nei comuni alpini piemontesi, le testimonianze di alcuni territori interessati dal fenomeno e l’analisi di alcuni progetti attivati in ambito montano (Cas e Sprar), "Il mondo in paese" intende riflettere sul contributo che le Terre Alte e più in generale i territori rurali decentrati possono offrire, prendendo ad esempio quelle esperienze che hanno saputo fare dell’accoglienza un valore aggiunto per gli ospiti, la comunità e il territorio ospitanti: un’occasione di confronto e dibattito con l’obiettivo di individuare ulteriori risorse che le istituzioni piemontesi possono mettere in campo per meglio affrontare l’accoglienza dei rifugiati nel nostro Paese.
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