Leo e Merlo: "Cattolici, ora un nuovo impegno politico. Si' all'appello del Presidente della Cei"

Il recente appello del presidente della Cei il cardinale Bassetti ripreso dai due esponenti de cattolicesimo democratico e popolare 

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Leo e Merlo: "Cattolici, ora un nuovo impegno politico. Si' all'appello del Presidente della Cei"

Nel quadro della riorganizzazione della presenza di laici cattolici nel mondo politico un appello e alcune considerazioni. Giampiero Leo afferma: "Questa rinnovata presenza di un pensiero cattolico democratico, o cattolico sociale, o che dir si voglia, sarebbe preziosa per il Paese e per il bene della collettività, sia tramite un contributo sul "metodo" che sui "contenuti". Rispetto al metodo, la tradizione propria di politici cattolici, come ad es: De Gasperi, La Pira,  Moro, ecc, basata sull'ascolto, sul dialogo, sul rispetto dell'avversario, sulla capacità di creare alleanze e quella di fare sintesi alte, sarebbe da recuperare e valorizzare in un tempo in cui, invece, si invita all'odio, alla delegittimazione dell'avversario, si alzano muri, si affrontano i problemi a colpi di slogan, tanto suggestivi quanto fasulli. Anche sul piano dei contenuti, la cultura cattolica -  che non può e non deve avere la pretesa di essere autosufficiente o egemone - è in grado di offrire molti spunti. La "Caritas in Veritate" "L'Evangeli Gaudium" e la "Laudato sii" sono vere miniere di cultura, sociologia, antropologia, "politica" nel senso più nobile del termine. Dunque, partendo da questo patrimonio comune, il laicato cattolico, in tutte le sue forme di impegno, (ma non continuando a sottovalutare quello politico istituzionale), potrebbe produrre progetti, programmi, proposte, estremamente qualificanti, aprendosi, su punti ben strutturati e concreti, al confronto con tutte le persone e le realtà interessate al bene comune. Se ci sarà la forza, la volontà, la capacità di affrontare questo compito - certamente difficoltoso e rischioso - il Paese non potrà che averne beneficio. Se non ci si riuscirà, sarà un'altra occasione tristemente persa. Noi comunque pur consapevoli dei nostri enormi limiti, ma grati alla storia che ci ha generati, non ci vogliamo arrendere e vogliamo continuare a sperare". 

E Giorgio Merlo aggiunge: " Raccogliere l'appello del Presidente della Cei Gualtiero Bassetti significa non solo ricordare l'importanza dell'impegno politico politico dei cattolici oggi ma anche, e soprattutto, mobilitarsi affinche' nell'arcipelago cattolico italiano decolli una vera ed autentica "vocazione" alla politica. Al riguardo, dopo le vacanze estive, avvieremo una serie di iniziative con la finalita' di approfondire le ragioni culturali ed ideali di un rinnovato impegno politico dei credenti e, dall'altro, far si' che proprio a partire dall'area cattolica non vada ulteriormente disperso quel patrimonio di energie, di valori, di dedizione e di volontariato che purtroppo da troppo tempo si disperde di fronte alla politica".

Ecco la nota firmata anche da Bruno Geraci e Mauro Carmagnola, proposta all'inizio del mese di agosto.

Il recente appello del Presidente della Cei, Cardinale Gualtiero Bassetti, per una nuova "rappresentanza politica dei cattolici" non puo' e non deve passare sotto silenzio. Nessuno, come ovvio, pensa a riproporre formule politiche ed organizzative del passato. Come, del resto, nessuno pensa a soluzioni politiche di natura confessionale o clericale.

 

Ma un dato è certo. Cresce in modo esponenziale, dalla base e non soltanto dai vertici, la domanda di una nuova e qualificata rappresentanza politica dei cattolici italiani a fronte di un quadro politico alquanto confuso e frastagliato. E il proliferare dei "partiti personali" e dei partiti del "capo" privi di cultura politica e di un chiaro riferimento ideale, rafforza ancor di più  la necessità di raccogliere questa sfida politica e culturale.

 

Si tratta, cioe', di riproporre nella geografia politica contemporanea e in forma nuova ed aggiornata, il patrimonio del cattolicesimo democratico e del cattolicesimo sociale che in questi ultimi anni si e' progressivamente e pericolosamente appannato ed eclissato.

 

Un appello, quello del Presidente della Cei, che non può dunque fermarsi ad un generico richiamo culturale ed etico. Si tratta, adesso, di verificare se il laicato cattolico, variamente articolato ed organizzato, "scende in campo" per raccogliere una sfida sempre più necessaria ed indispensabile. Non per un "interesse cattolico" ma, semmai, per rafforzare la qualità della democrazia e per un progetto politico e culturale che sappia valorizzare il "bene comune".  

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