Un'isola lontana e una storia di cuore

OCEANIA  (USA,2016)

Regia: Ron Clements, John Musker

Animazione

Parole chiave: oceania (1), recensione (32), film (67), animazione (7)
Un'isola lontana e una storia di cuore

Nel secolo scorso qualcuno sostenne che il cinema d’animazione fosse la più alta forma di creatività che la settima arte potesse proporre. In effetti oggi, a ben guardare “Oceania”, cinquantaseiesimo classico Disney, è facilissimo essere d’accordo, non dimenticando che i film della Disney sono adatti ai bambini di tutte le età e, in alcuni casi, sono decisamente rivolti a un pubblico adulto che potrebbe comprenderli meglio.

“Oceania” insegna simbolicamente a rispettare la natura, lo fa entrando nei miti dei Polinesiani, portatori di una cultura che ha oltre cinquemila anni, diffusa nell’intero Oceano Pacifico. “Oceania” prendendo spunto dall’antica spiritualità polinesiana racconta che un tempo l’Oceano ricopriva tutto, poi giunse la dea Te Fiti che aveva un cuore verde, una piccola pietra verde che aveva il supremo potere di creare la vita.

Te Fiti si trasformò nell’isola madre, dopo aver dato vita alla terra, uomini, animali, piante, un’isola coperta di alberi e fiori profumati al centro dell’Oceano.

Un giorno il semidio mutaforma Maui andò nell’isola e rubò il cuore verde per donarlo agli uomini. Mentre fuggiva il demone di lava Te Ka lo attaccò, il piccolo cuore verde cadde nelle profondità dell’oceano. L’incauto Maui perse il suo magico grande amo e sparì. Dopo mille anni l’Oceano sceglie la bimba Vaiana Waialiki per recuperare il preziosissimo cuore verde e ridarlo alla dea. Infatti il film inizia nella bellissima isola di Motunui, un vero paradiso terrestre per i polinesiani che la abitano. Il clima è un’eterna calda primavera, i frutti della terra e della pesca non mancano, tutti sorridono felici, solo Vaiana è inquieta e ogni anno che passa la sua voglia di superare la barriera corallina e navigare nell’Oceano diventa sempre più forte. Ma suo padre Tui lo ha proibito perché, sostiene, al di là c’è la morte certa e lo sa per esperienza. Vaiana è caparbia e determinata, in più ha il sostegno della nonna Tala che le mostra pure la grotta segreta in cui si conservano le imbarcazioni che portarono i suoi antenati a Motunui. Per chi non lo sapesse: i polinesiani furono grandi navigatori e colonizzarono le isole dell’Oceano Pacifico coprendo distanze ragguardevoli.  

Infine Vaiana si imbarca per salvare la sua gente dalla carestia e dalla fame. Vaiana vuole ritrovare il cuore e riportarlo a Te Fiti, solo così la natura tornerà a vivere. Parte, recupera Maui, il semidio mutaforma e bizzoso e inizia l’avventura più importante della sua vita, affrontando pericoli e mostri del mare. Ma l’Oceano la protegge e l’aiuta e Vaiana trionferà per la gioia degli spettatori piccoli, adulti e pure dei nonni. Un bel film, passatempo intelligente.

                                                                                                       

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