“Monet, dalle Collezioni del Musée d’Orsay”

Nella Torino ottocentesca, francofila e francofona, si usava dire che “Torino è una piccola Parigi”. Francofila, cioè amante della Francia, per via del Risorgimento, la moda, la vicinanza,…;  francofona, per le assonanze del nostro dialetto alla lingua d’ oltralpe, perché a corte si parlava quasi solo o piemontese o francese, e così via,…

Con la grande mostra  “Monet, dalle Collezioni del Musée d’Orsay” (alla GAM di Torino fino al 31 gennaio 2016), che segue quella di Renoir e quella precedente di Degas (ancora alla Promotrice, al parco del Valentino), la pariginità torinese sembra continuare; poi, se ricordiamo anche l’esposizione “Modigliani e la Bohème di Parigi” dei mesi scorsi, … abbiamo davvero fatto “bingo”,….

Monet è il padre putativo dell’ Impressionismo e lo si rivede sempre volentieri, sia che lo si esponga a Brescia (“Turner e gli Impressionisti”,  nel 2007), sia che  lo si sia ammirato nella grandi mostre romane di questi ultimi anni, ma forse questa è la più completa rassegna, interamente dedicata all’ artista, che sia mai stata realizzata in Italia, anche per la possibilità di ammirare alcune opere mai viste prima nel nostro paese.

Magnifico nel portare la luce sulla tela,  sia dipingendo paesaggi, sia fiori o acqua, ma anche  nei meno noti ritratti, l’artista francese offre sempre una visione emozionante e poetica di un tempo forse migliore, ma ormai nostalgicamente perduto.

Una mostra imperdibile, sia per gli amanti, sia per chi non ha mai avuto l’occasione di vederlo in precedenza, anche se, forse, il detto dei nostri nonni, sul rapporto tra la nostra città e la capitale francese non era proprio esatto, in realtà è “Parigi  ad essere una grande Torino”. Buona visione.