Torino: la messa di Natale per il mondo universitario

Come ogni anno intensa e numerosa la partecipazione alla Messa in preparazione al Natale per il mondo universitario: centinaia di studenti, con docenti, ricercatori personali ed un buon numero di sacerdoti e religiose che a vario titolo accompagnano e vivono dall’interno l’Accademia.

L’Arcivescovo mons. Nosiglia ha speso parole forti ed intense durante l’omelia sottolineando come: “L’Università può trovare nella Chiesa un suo alleato per non soccombere di fronte alle spinte del mercato che tendono a trasformarla in un segmento funzionale ai suoi fini, facendole perdere dunque quella autonomia di pensiero, di ricerca e di critica propria del pensiero forte, che va oltre la parossistica ricerca dell’immediatezza del risultato e sa puntare anche ai tempi lunghi di maturazione delle idee e dei progetti, perché siano a servizio dell’uomo e della società” e che nello stesso tempo: “La Chiesa trova nell’Università un alleato per incarnare il Vangelo nel tessuto della cultura, trovando quelle vie di comunicazione e di linguaggi appropriati ai tempi e salvaguardando sempre la libertà e responsabilità della propria intelligenza e del cammino graduale e affascinante che essa è chiamata a compiere verso la verità tutta intera”.

Gli ha fatto eco il vicerettore all’internazionalizzazione prof. Bernardino Chiaia che nella preghiera dei fedeli ha auspicato che: “Anche attraverso la scuola e l’università, la cultura occidentale forgiata dalla religione cattolica, e pur indipendentemente dal Credo personale, possa riprendere il suo storico ruolo di esempio di vita, di crescita e convivenza per tutti i giovani del mondo, nel rispetto delle fedi universali dei popoli” sottolineando come  la sapienza cristiana possa illuminare chi oggi, mistificando la scienza, vuole estendere oltre natura i diritti dell’uomo e chi - al contrario – vuole calpestarli.

Gli auguri di Lorenzo, facoltà di fisica, e Mariangela, neo dottore magistrale in ingegneria al Politecnico hanno concluso la celebrazione sulle note del coro della residenza universitaria di Villa S. Giuseppe che, insieme agli alunni del seminario maggiore, hanno animato la liturgia. L’auspicio espresso da più parti è che la collaborazione tra Atenei e Chiesa locale si faccia più intensa e si trovi posto anche a Torino, come in gran parte d’Italia e nel mondo, uno spazio di dialogo sui temi spirituali ed etici anche in università in un servizio di cappellania aperto alle diverse fedi.