Oratori, l'integrazione parte dai piccoli, ecco il sogno di Sant'Anna
Il tour negli oratori fa tappa a Sant'Anna, nel quartiere Campidoglio, dove il centro giovanile con il doposcuola e le attività sportive si apre alle "periferie" del territorio promuovendo integrazione e interazione fra le famiglie
«Oratorio, cuore delle periferie». È la sintesi delle diverse attività che l’oratorio Sant’Anna nel quartiere Campidoglio porta avanti.
Una comunità che opera su un territorio «misto» con famiglie del cento medio e una larga fascia di nuclei di immigrati che abitano nelle case popolari di corso Lecce.
«Un oratorio aperto che va verso l’esterno e non si chiude in se stesso – sottolinea il parroco don Davide Pavanello – in cui si offrono ai giovani, a tutti i giovani, opportunità per far fruttare e valorizzare i propri carismi e potenzialità, un luogo dove essere accolti, ascoltati, amati; il segreto sta proprio nell’affermazione di don Bosco di ‘amare ciò che piace ai giovani’».
Cogliendo gli inviti di papa Francesco e dell’Arcivescovo Nosiglia l’oratorio, insieme alla comunità parrocchiale, ha dunque voluto far proprio il celebre sogno di don Bosco e aprirsi alle periferie del proprio quartiere.
Così al centro delle attività da alcuni anni si pone il doposcuola gestito da volontari, insegnanti in ruolo o in pensione, giovani universitari e dagli animatori dell’oratorio, frequentato per lo più da bambini stranieri, di famiglie immigrate, che non potendo ricevere un aiuto dai propri genitori per i compiti scolastici, a causa della difficoltà con la lingua, trovano un prezioso sostegno all’oratorio».
Un aiuto che non si esaurisce nel supporto scolastico, la comunità infatti inizia pian piano a farsi carico delle esigenze delle famiglie accolte, alcune già assistite dalla conferenza San Vincenzo parrocchiale. Ed ecco allora la rete della solidarietà che offre indumenti, libri, materiale scolastico ai bimbi che ne hanno necessità. L’oratorio offre sostengo in particolare alle mamme straniere per l’apprendimento dell’italiano e il disbrigo di pratiche.
Dal 2009 è poi attiva la Scuola Calcio dell’oratorio che oggi conta sette squadre, 106 atleti dalla seconda elementare alla terza superiore e 16 allenatori, che partecipano ai campionati della Uisp e sono in collegamento con la Pastorale dello sport della diocesi.
«Il sogno del nostra scuola calcio e dell’attività sportiva oratoriana», evidenzia don Pavanello, «è insegnare ai ragazzi a dare il meglio nella partita della vita con la certezza che, come diceva don Bosco, ‘in ogni giovane, anche il più disgraziato, c'è un punto accessibile al bene, compito di un educatore è trovare quella corda sensibile e farla vibrare’». Positiva in particolare la collaborazione offerta dai genitori tra i quali si creano opportunità di condivisione e confronto sulla crescita dei propri figli oltre a momenti di convivialità, di festa e la partecipazione alla vita della comunità.
Sono poi attivi quattro gruppi giovani (dalla terza media agli universitari) che seguono un percorso formativo durante tutto l’anno. In questi primi mesi i diversi gruppi stanno riflettendo sui discorsi del papa alla Gmg di Cracovia. Il gruppo over diciannove partecipa al cammino «Verso l’alto», rivolto ai giovani dell’Unità pastorale 9, aperto il 4 novembre da don Luca Ramello, direttore della Pastorale giovanile. Occasione di crescita spirituale e formazione che punta ad allargare i confini delle proprie parrocchie. I gruppi prestano poi servizio negli incontri di catechismo, al doposcuola e come animatori dell’Estate ragazzi, che accoglie 150 bambini e ragazzi, con alcune attività condivise con le parrocchie dell’Unità pastorale 9.
Per informazioni: oratorio, cell. 333.2806189, sito www.parrocchia-santanna.it. (s.d.l.)
Giovani
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