Ecco la Casa degli Oratori e dei Giovani

«La Casa degli oratori e dei giovani». Un nuovo punto di riferimento per gli oltre 250 oratori e per le diverse realtà giovanili che operano nella diocesi subalpina, dove il «metodo del cortile» per accogliere tutti i ragazzi, valorizzarli e accompagnarli negli anni delicati delle scelte per il proprio futuro prese vita nel 1841 per opera di san Giovanni Bosco. 

Si tratta del nuovo Centro di Pastorale giovanile, dedicato al beato Pier Giorgio Frassati, e della nuova sede dell’associazione «Noi Torino», in viale Thovez 45 a Torino, che l’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia ha inaugurato nella serata di martedì 13 dicembre in un momento di festa a cui hanno preso parte numerosi parroci, responsabili di oratori e associazioni cattoliche giovanili.

La struttura di due piani, che si trova all’entrata del giardino che porta all’ex Seminario Minore, era già stata utilizzata come «quartiere generale» dei volontari del «Villaggio Sindone» che nelle Ostensioni del 2010 e del 2015 accolsero i coetanei provenienti da tutta Italia e dal mondo. Completamente ristrutturata la casa ospiterà al  piano terra riunioni e incontri della Pastorale giovanile e al primo piano gli uffici della «Noi», trasferitisi dalla sede di via Sant’Ottavio, e il nuovo progetto di coordinamento oratori della diocesi.

All’inaugurazione accanto all’Arcivescovo c’erano il vicario generale della diocesi mons. Valter Danna e i responsabili del progetto don Luca Ramello, direttore della Pastorale giovanile, e don Stefano Votta, presidente della Noi Torino. Sono poi intervenuti l’assessore alle politiche giovanili, Marco Giusta, e la vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte, Daniela Ruffino, che hanno portato rispettivamente i saluti del sindaco Chiara Appendino e del presidente Sergio Chiamparino. La Ruffino, in particolare, ha assicurato l’impegno della Regione nel ripristinare il contributo agli oratori previsto dalle legge regionale 26/2002 «in modo costante». L’erogazione dei fondi è, infatti, stata bloccata  per gli anni pastorali 2015-2016 e 2016-2017.

I circoli di oratorio affiliati alla Noi sono 90 in diocesi con 19.500 tesserati. «Vogliamo che questa casa sia luogo di riferimento per i circoli Noi e gli oratori», hanno sottolineato don Ramello e don Votta, «dove essere attesi e accolti. Il fatto che la Pastorale giovanile e la Noi siano concretamente insieme nello stesso luogo rafforza ancora di più il progetto di lavorare e costruire in sinergia nel campo della formazione e dell’accompagnamento alle attività degli oratori in tutti gli aspetti, amministrativi, burocratici e pastorali».

«Una casa dei giovani», ha sottolineato l’Arcivescovo che ha guidato un momento di preghiera e ha poi benedetto i nuovi locali, «in cui i ragazzi siano protagonisti attivi nel progettare la pastorale giovanile ma anche iniziative di animazione sociale per i propri coetanei e la città». Sull’esempio del cammino dell’Agorà del sociale mons. Nosiglia ha invitato tutte le realtà che si interessano dei giovani «a fare rete e ad utilizzare questa nuova casa come punto di incontro, confronto dove mettere i giovani al centro. Un luogo che irradia messaggi e stabilisce raccordi superando frammentazioni fra le realtà del mondo giovanile». «Non dobbiamo accontentarci di traguardi mediocri», ha evidenziato, «se si da fiducia, infatti, i giovani rispondono nella pienezza delle loro risorse». Nella nuova sede si terranno, in particolare, le riunioni delle neonata Consulta di Pastorale giovanile presieduta dall’Arcivescovo che raggruppa i rappresentanti delle realtà giovanili delle 60 Unità pastorali della diocesi.