A Parella c'è l'"Smg" per tutti i giovani

Quando arriviamo nella parrocchia Santa Maria Goretti, nel quartiere Parella, sono le grida festanti dai ragazzi a farci strada verso l’oratorio.

Il pallone vola in mezzo a via Actis. È Marco, bimbo ipovedente, che ci accoglie insieme al parroco don Nino Olivero. È Marco che ci «descrive» il cortile e ci informa che da poco il Vescovo Cesare ha visitato il suo oratorio, ci racconta dunque della Visita pastorale.

Poi all’improvviso tutto si ferma. È l’ora della preghiera che interrompe il gioco libero e segna l’inizio delle attività del sabato pomeriggio. A guidarla il seminarista Stefano Carena che il sabato e la domenica presta servizio in parrocchia occupandosi della Pastorale giovanile.

È proprio attorno a  quel cortile che è nata la comunità che lo scorso ottobre ha celebrato solennemente i 50 anni di consacrazione della chiesa parrocchiale con l’Arcivescovo mons. Nosiglia.

Una foto d’epoca dei primi anni Cinquanta mostra un’altalena in mezzo al cortile, simbolo di una comunità che ha sempre accompagnato la crescita dei ragazzi e dei giovani del quartiere Parella. «Una missione», sottolinea il parroco don Olivero, «che viene proprio dalla santa cui la parrocchia è dedicata, Maria Goretti, che invita a scommettere la vita su ideali ‘veri’, quelli cristiani, pur nelle difficoltà».

Ora su quel cortile ci sono bambini, ragazzi che frequentano il catechismo, il gruppo del sabato, gli scout Agesci del Torino 11, e 24 giovani migranti accolti in parrocchia, nei locali che ospitarono la prima chiesa parrocchiale, seguiti dalla cooperativa sociale «Nemo».

Le paure e le difficoltà dell’integrazione svaniscono proprio sul campetto dell’oratorio dove i ragazzi, italiani, stranieri, migranti, ognuno con storie diverse alla spalle, crescono insieme. Perché è proprio da quel campetto che si trova o si riscopre quel punto da cui ripartire a costruire la propria vita, quell’imput che restituisce valore ad ognuno. I ragazzi rifugiati provengono dalla Costa d’Avorio, Mali, Ghana, Gambia e Guinea Bissau, sono giunti in Italia dopo giorni di traversata sui barconi della speranza.

Il progetto di accoglienza è condiviso insieme all’Unità pastorale 10 che accoglie altri 80 rifugiati presso l’ex pensionato dei missionari della Madonna della Salette.

Circa 20 animatori prestano servizio all’oratorio del sabato, aperto a bambini e ragazzi di elementari e medie del quartiere. Gli animatori si ritrovano, inoltre, tutti i martedì per programmare le attività del sabato e bisettimanalmente per momenti di formazione guidati dai «senior», gli educatori più grandi, e dal parroco. Ci sono poi feste comunitarie, a Natale, Carnevale, a maggio organizzate insieme agli oratori dell’Up 10 che hanno costituito una Commissione giovani. L'Smg ha, inoltre, una sala musica insonorizzata a disposizione di gruppi. 

Sullo stesso cortile si ritrova il gruppo scout «To 11» che quest’anno è in festa per i 45 anni di fondazione.

Per celebrare l’anniversario il gruppo ha realizzato una grande croce costruita dagli esploratori e dalle guide del Reparto «Fraiteve», che sarà portata alla Via Crucis di Unità pastorale venerdì 7 aprile alle 21 con partenza dalla parrocchia della Visitazione (piazza del Monastero 14) e arrivo a Santa Maria Goretti, e in un secondo momento trasportata in cima al Colle del Lys.