Fede e disabilità, il coraggio oltre i limiti
Alla scoperta dell'Associazione Italiana Paralisi Spastica) parla il presidente Angelo Catanzaro che illustra la passione con la quale da anni il gruppo lavora e si impegna in favore delle persone in difficoltà
Incontriamo il presidente presso il Santuario della Consolata...ci accoglie con simpatia e si sottopone con pazienza ad un fuoco di fila di quesiti sulle sue attività in associazione...
Angelo Catanzaro ci presenti la tua attività di presidente AIPS..
Angelo: «Lo scopo della mia vita è quello di cercare di essere portavoce delle persone con disabilità: lo faccio ormai da 10 anni, da quando abbiamo fondato l'Aips. Noi intendiamo promuovere l'eccellenza delle persone con disabilità, superando il pietismo, l'assistenzialismo e le barriere mentali e culturali che impediscono ad un disabile di realizzarsi pienamente, nella vita e nel lavoro».
«Come si può fare? Non è certo semplice in questo periodo di crisi...»
L'associazione opera da anni per superare tutte le barriere culturali e le limitazioni che zavorrano i disabili. Ad esempio, con IO LAVORO H, una job fair dedicata alle persone con disabilità, mettiamo in contatto le aziende con le persone disabili che cercano di realizzarsi professionalmente, contribuendo alla crescita dell'impresa stessa e non aspettando eternamente e passivamente l'assistenza dei servizi sociali e dei Centri per l' Impiego.
L'AIPS è anche cultura...giusto?
Certo. In questo decennio abbiamo promosso numerose mostre, esposizioni ed eventi culturali incentrati su artisti con disabilità. E poi c'è “Oltre i Limiti”, rassegna di incontri che abbiamo realizzato in collaborazione con la Città di Torino (giunta alla sua seconda edizione), che ci dà la possibilità di riflettere sugli aspetti culturali, psicologici e personali della ricerca del superamento dei limiti di ogni genere e natura, non per forza legati alla disabilità.
Qual è il suo rapporto con la fede?
Il mio percorso di fede è iniziato a Valdocco, quindi la mia matrice cristiana è di “stampo” salesiano! Il binomio disabilità - fede è davvero particolare: ad esempio, nella mia associazione ho volontari che negano la fede per rabbia nei confronti della propria condizione, oppure altri che vi si attaccano proprio per reagire alla loro frustrazione. Sinceramente io vivo sulla mia pelle questo contrasto, non è semplice viverla serenamente!
Quali possono essere i santi da cui prendi esempio e a cui sei più devoto?
Visti i miei trascorsi...certamente San Giovanni Bosco rappresenta per me un modello importante da seguire. Ma non solo. Poi S.Giuseppe Cafasso, per una sorta di gemellaggio poichè era affetto da disabilità, e S.Pio da Petralcina per devozione personale e per quanto ha saputo fare per malati e indigenti».
Quindi la battaglia condotta dall'AIPS è essenzialmente culturale...
Al centro di tutto c'è la cultura, perchè se non si danno gli strumenti alla gente per conoscere e sapere cosa vuol dire essere disabili risulta inutile ogni monito e appello alla sensibilità nei confronti di vive questa condizione».
Come vivi il rapporto con la tua famiglia? Ti senti sostenuto, incoraggiato?
Angelo: «Io adoro la mia famiglia: i miei famigliari mi hanno sempre sostenuto nelle mie battaglie, sono i miei angeli custodi. Ricordo però che la persona con disabilità a volte vive esperienze di sofferenza anche all'interno del proprio nucleo famigliare: spesso per troppo amore, il disabile viene “soffocato” dai famigliari, eccessivamente tutelato. Lasciateci vivere la nostra vita, senza sensi di colpa!».
Angelo, ritieni sia facile andare oltre i propri limiti? Ci vuole molto coraggio...
Angelo: «Sicuramente non è un qualcosa di immediato e semplice, bensì il frutto di un percorso condiviso con le persone care. Io ho intenzione di provarci, in ogni modo, con il mio impegno civile: la disabilità non è solo un ostacolo, ma può diventare un'opportunità. Prima di essere disabile io sono una persona, un ragazzo che non vuole fermarsi di fronte ai muri che la nostra società spesso spontaneamente erige».
Carta d'Identità
L’ASSOCIAZIONE ITALIANA PARALISI SPASTICA ONLUS (AIPS) è una organizzazione nazionale di volontariato fondata nel 2003 A Torino.
Contatti
AIPS – Associazione Italiana Paralisi Spastica
Sede Legale: via Massena 5 – 10128 Torino
Sede Operativa: c/o Centro Servizi VSSP, via Giolitti 21 – 10123 Torino
Telefono: 011/813.87.11 – 011/813.87.26
Fax: 011/813.87.71
E-mail: aips.onlus@yahoo.it - presidenza@aipsonlus.it
Sito Web: www.aipsonlus.it
Pagina Facebook: AIPS ONLUS
Presidente e fondatore: Angelo Catanzaro.
Volontari e collaboratori attivi in Provincia di Torino:circa 100.
Finalità
L'AIPS Onlus lotta e lavora per rimuovere le rappresentare tutte quelle persone con disabilità che non si ritrovano nel concetto di pietismo e vittimismo. Infatti il suo scopo è quello di abbattere tutte le barriere sulle quali le persone con disabilità si devono inerpicare, utilizzando strumenti quali la cultura e lo spettacolo: tramite questi strumenti AIPS vuole comunicare il messaggio che si può eccellere anche se si è affetti da disabilità.
Attività principali
La sfera di azione dell'Associazione ha prodotto progetti di grande spessore quali “IO LAVORO H”. Il fine dell’iniziativa è di cercare talenti cui offrire concrete opportunità nel mondo del lavoro e per far sì che il disabile non sia solo un “posto vacante” da riempire per motivi di legge, ma una risorsa utile e di qualità. L’iniziativa vuole affermare alcuni principi fondamentali ai quali le imprese dovrebbero attenersi, riaffermando la centralità delle persone, in un’ottica di pari opportunità ed equità, affinché tutti i cittadini abbiano pari accesso alle occasioni d’inserimento lavorativo. Un altro importante progetto è “OLTRE I LIMITI”: una serie di incontri con personaggi del mondo della cultura, dello sport, dell’arte, della scienza e della televisione per stimolare una riflessione su diversi aspetti e suggestioni legati alla ricerca e al superamento del limite, sotto varie forme.
Volontariato
archivio notizie
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