«Gravissimum educationis», 50 anni per la scuola cattolica
Parla il direttore dell'Istituto Sociale di Torino padre Vitangelo Denora, che ospita il 30 aprile il convegno

La scuola cattolica del Piemonte celebra i 50 anni dalla «Gravissimum educationis», la dichiarazione del Concilio Vaticano II sull’educazione cristiana promulgata da papa Paolo VI il 28 ottobre 1965, con un convegno in programma sabato 30 aprile presso l’Istituto sociale di Torino (corso Siracusa 10) per rimettere al centro l’educazione come fondamento della società civile. «Il Concilio Vaticano II – sottolinea il gesuita padre Vitangelo Denora, presidente regionale Fidae (Federazione scuole cattoliche) – ha lanciato la sfida educativa con uno sguardo di ottimismo verso il futuro con la convinzione che l’investimento sull’educazione avrebbe portato un cambiamento positivo nella società». «Oggi – riflette padre Denora – assistiamo ad uno scenario nazionale in cui sembra che questo ottimismo sia tramontato».
Le scuole cattoliche, unite nella Fidae e nella Fism, vogliono dunque ribadire come l’investimento sull’educazione sia il più importante da intraprendere per il futuro, «in quanto – sottolinea Denora – è l’unica via in grado di trasformare il mondo rendendolo più giusto ed equo e dando a tutti la possibilità di sviluppare le proprie capacità mettendole a servizio del bene comune». «Nel contesto italiano – commenta il gesuita – purtroppo ancora oggi non si comprende l’impegno che la scuola cattolica ha profuso a beneficio dell’intera società per migliorare, nel pluralismo, la qualità del nostro Paese in genere. Le scuole cattoliche contribuiscono, infatti, al futuro del Paese e alla crescita integrale dei nostri ragazzi». «Ci resta dunque grande rammarico – prosegue – nel constatare che, da parte delle istituzioni, il mondo della scuola cattolica continui ad essere interpretato come portatore di interessi particolari». Un convegno, dunque, per ribadire la natura pubblica del servizio dell’educazione che le scuole cattoliche con sacrificio e impegno portano avanti «offrendo un’educazione aperta e inclusiva – conclude Denora – come espresso nel documento conciliare di 50 anni fa».
Il programma
I lavori si aprono alle 9.30 con il saluto del sindaco di Torino Piero Fassino e dell’assessore all’Istruzione della Regione Piemonte Gianna Pentenero. Seguono gli interventi di due testimoni del Concilio, mons. Luigi Bettazzi, Vescovo emerito di Ivrea e padre Bartolomeo Sorge che evidenziano i fondamenti della Gravissimum educationis. Si prosegue con una tavola rotonda, moderata dal giornalista Domenico Agasso Jr, a cui prendono parte padre Vitangelo Denora, presidente regionale Fidae, don Ezio Risatti, rettore della Facoltà di Psicologia Re Rebaudengo, Franco Garelli, docente di Sociologia presso l’Università degli Studi di Torino e Redi Sante di Pol, presidente regionale Fism. Per informazioni: tel. 011.357835, mail info@istitutosociale.it
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