Il Nepal in ginocchio, tempo di aiuti concreti da parte della Chiesa italiana

ll ministero dell'Interno nepalese ha diffuso un bilancio aggiornato delle vittime del terremoto del 25 aprile da cui emerge che i morti sono ora 7.557, mentre i feriti hanno raggiunto quota 14.536.

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Il Nepal in ginocchio, tempo di aiuti concreti da parte della Chiesa italiana

L’arcivescovo di Torino mons. Cesare Nosiglia, aderendo all’iniziativa nazionale della Cei, invita le parrocchie, le comunità religiose, i gruppi di impegno cristiano, le famiglie e quanti si sentono interpellati ad organizzare per domenica 17 maggio 2015 una colletta economica per sostenere le persone colpite dal sisma.

I proventi andranno affidati alla Caritas diocesana che, in connessione con la rete Caritas Italiana, li trasferirà al più presto sia per gli interventi di emergenza, che per i progetti di ricostruzione e di accompagnamento post terremoto, secondo l’esperienza consolidata da tempo. Esperienza che ha portato nei giorni scorsi le varie organizzazioni non governative facenti capo a varie fedi e religioni presenti in Nepal ad affidare a Caritas India il coordinamento degli aiuti internazionali privati.

Le notizie provenienti dalle zone del Nepal colpite dal terremoto a fine aprile sono di giorno in giorno più tragiche sia intermini di perdita di vite umane, che di feriti, che di danni materiali. Non solo la capitale Katmandu, ma anche ampie zone dei distretti di Gorkha, Sindapalchowk, Nuwakot e Kavre sono state pesantemente colpite. «Continua a piovere e l’esigenza di ripararsi resta una priorità per i tanti sfollati ancora per strada», dice Lilian Chan, operatore di Caritas Australia, membro del team internazionale che sta affiancando la piccola ma operosa Caritas Nepal. Anche padre Pius Perumana, direttore della locale Caritas nazionale concorda nel ritenere che, purtroppo, tutti i numeri di questo terremoto sono destinati a salire.

Per questo la Conferenza Episcopale Italiana ha ritenuto di coinvolgere le comunità ecclesiali italiane con una colletta economica in simultanea che sia segno dell’attenzione fraterna verso coloro che stanno vivendo situazioni così gravi. Lo stesso organismo dei Vescovi italiani ha già provveduto a stanziare, a valere sui fondi otto per mille, la somma di tre milioni di euro, fatti arrivare al Nunzio Apostolico per India e Nepal, Monsignor Salvatore Pennacchio.

Anche questa è occasione propizia per testimoniare nella concretezza quell’«Amore più grande» che, in questo anno pastorale, ci sta accompagnando e che la Santa Sindone ci rappresenta in modo molto chiaro. Per questo, è opportuno che si attivi contestualmente la preghiera delle comunità per questi fratelli, impetrando dal Padre la consolazione che viene dal Cielo e che porta serenità anche nella tristezza.

Le offerte potranno essere trasferite a Caritas Diocesana in uno dei seguenti modi:

  • portandole di persona presso la Segreteria – via Val della Torre 3 (secondo piano) nei lavorativi tra le 9.00 e le 12.30 (possibile anche versamento con POS di bancomat)
  • tramite conto corrente postale numero 12132106 intestato Caritas Diocesana Torino, con causale Terremoto Nepal 2015
  • tramite bonifico bancario con IBAN: IT81R0329601601000064319198, intestato Arcidiocesi di Torino – Caritas, causale Terremoto Nepal 2015

Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito web di Caritas Italiana (www.caritas.it) o inviare una mail a caritas@diocesi.torino.it .

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