I primati di Torino: il volo e l’aeronautica
Lo documentano i volumi di Pierluigi Capra, «Torino città di primati 333volte prima in Italia» e di Claudia Bocca, «Torino capitale». La gallery della manifestazione di luglio
Cento anni fa, nel maggio 1916 - mentre sul fronte orientale si combatte la Grande Guerra - l'ingegnere Ottorino Pomilio fonda, nell’attuale corso Francia angolo corso Marche, la Società anonima per costruzioni aeronautiche ing. Ottorino Pomilio & C., per la costruzione di velivoli Savoia Pomilio (SP2). E il 10 luglio 1916, per il collaudo dei suoi aerei, inaugura l’aeroporto Torino-Aeritalia, con il volo del prototipo del velivolo militare SP2, pilotato dal sergente Francesco Almerigi.
Il primo aeroporto è realizzato nel 1911 a Mirafiori dalla Società Aeronautica Torinese e resta operativo fino all'inizio della seconda guerra mondiale. Quello di Torino-Aeritalia è negli anni Quaranta e Cinquanta il principale aeroporto di Torino. È intitolato a Edoardo Agnelli, morto tragicamente il 14 luglio 1935 in un incidente sull’idrovolante sul quale ammarrava nel porto di Genova.
La storia del volo a Torino risale all’inizio del secolo XX. Il 3 luglio del 1900 appare a Torino «Zeppeling», primo dirigibile italiano a ossatura metallica. In quei mesi negli Stati Uniti, i fratelli Wilbur e Orville Wright, ingegneri e inventori, compiono i primi esperimenti di volo con alianti. L'era del pallone aerostatico - la prima mongolfiera è del 1783 - sta per tramontare e sorge l’alba dell’era del volo. I torinesi Luigi Mina e Guido Piacenza nel 1909 stabiliscono il primato mondiale di altezza su pallone aerostatico. Il primo volo in assoluto è dei fratelli Wright, con il «Flyer», una macchina motorizzata «più pesante dell'aria» il 17 dicembre 1903.
Il primo esperimento di volo in Italia si compie in piazza d'Armi a Torino l’8 luglio 1908 grazie a due francesi. Sul «Voisin», costruito da Clovis Thouvenot de La Voisin e pilotato da Ferdinand Marie Léon Delagrange, sale la scultrice francese Thérèse Peltier, prima donna a lasciare la terra. L’aereo vola per 250 metri sollevandosi di quattro metri a 60 chilometri orari. Il primo volo vero e proprio avviene sui prati di Mirafiori il 13 gennaio 1909 con il Triplano Spa-Faccioli, ideato e costruito a Torino dall'ingegner Aristide Faccioli, ex direttore tecnico della Fiat: lo pilota il figlio Mario Faccioli, primo italiano a ottenere il brevetto.
La prima fabbrica di aeroplani è impiantata nel 1908, a Torino in via Legnano 9,
dall'ingegner Franz Miller. Esegue «qualsiasi macchina per volare dietro semplice schizzo: aeroplani, ortotteri, elicotteri, dirigibili». I primi aerei costruiti sono i biplani «Farman» e i monoplani «Blériot».
Come detto, il 10 luglio 1916 è inaugurato l’aeroporto Torino-Aeritalia, tra i più «vecchi» di quelli operativi in Italia e sul quale nasce e si sviluppa la parte più importante dell'industria aeronautica italiana.
L’onorevole Carlo Montù, che è solito parlare di «quella meravigliosa macchina che è l’aeroplano», presiede la prima Esposizione di aeronautica e il primo congresso nazionale di locomozione aerea a Torino il 16-18 aprile 1910, come i primi concorsi aerei in Italia nel 1911. Il pilota Romolo Manissero compie la prima figura acrobatica con l'aereo. Il primo Servizio postale aereo in Italia è realizzato a Torino il 29 ottobre 1911 e copre la tratta Torino-Milano.
Il primo servizio di posta aerea Torino-Roma il 22 maggio 1917 è realizzato dal tenente Mario Debernardi, collaudatore della Pomilio, con il velivolo P.C. (Pomilio Caccia), con a bordo 200 chili di posta e 100 copie del quotidiano «La Stampa». Decolla alle 11,25 e atterra dopo 4 ore e 3 minuti all'aeroporto di Roma-Centocelle
Fondato nel 1912 da Modesto Panetti a Torino, il primo laboratorio d'aeronautica, trasformatosi più tardi in Scuola di aeronautica riceve il plauso del ministro aviatore Italo Balbo. Rappresenta un primato torinese condiviso con la Scuola romana di Arturo Crocco.
Il capitano GiulIo Laurenti decolla da Torino alle 10,07 del 26 agosto 1917, giunge a Napoli e torna indietro senza scalo e atterra alle 20,40. Percorre 1.600 chilometri in 10 ore e mezza, con un aereo SIA (Società Italiana Aviazione) un'azienda Fiat, denominato 7B-2, con motore Fiat A-12 bis da 3.000 cavalli, biplano a 2 posti dalla linea elegante, in legno e acciaio, rivestito di tela e compensato, raggiunge i 200 chilometri all’ora. Laurenti nel 1917 stabilisce il primato di altezza con 6.750 metri e il 25 settembre 1917 lo migliora con un volo senza scalo Torino-Londra in 6 ore e 30 minuti.
Nel 1917 dalle officine Fiat esce un motore d'aereo «A-14» con 12 cilindri a V e 720 CV, che per alcuni anni è il più potente del mondo. Il 26 settembre 1919 l’aereo denominato «Fiat BR», progettato dall'ingegner Celestino Rosatelli stabilisce il primato di velocità con 270 chilometri l’ora: pilotato da Francesco Brack Papa, con a bordo il maresciallo Bonaccini e il giornalista sportivo Renato Casalbore.
La prima linea aerea commerciale parte 90 anni fa con l'idrovolante «CANT 10-bis» da Torino alle 11,50 del 1° aprile 1926. L'aeroporto, un capannone in cemento e vetro, è costruito sulla sponda sinistra del Po, poggia su pilastri a 5 metri dal livello dell'acqua, all'altezza del ponte Isabella. Il servizio giornaliero, esclusi i festivi, Torino-Trieste prevede due scali a Pavia e Venezia; 300 lire il costo del biglietto; ospita il pilota, il meccanico e 5 passeggeri oltre a bagagli e merci. Sono necessarie 4 ore e mezza di volo per coprire i 600 chilometri. Negli anni successivi il percorso è prolungato fino a Zara, allora italiana.
Funge anche da linea postale gestita dalla SISA (Società Italiana Servizi Aerei). Nell'estate del 1926 la linea ha un movimento di 979 viaggiatori. Il primo collegamento aereo Torino-Milano-Roma avviene nel 1929 con aereo Fokker delle ALI (Avio Linee Italiane).
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