Cina, primavera cristiana

Dopo gli anni delle persecuzioni, durante la "rivoluzione culturale", ora c'è più apertura. Crescono i cattolici, ancora divisi nelle due chiese, clandestina e popolare, e i protestanti. Oltre 100 milioni di fedeli

Parole chiave: cina (12), cristianesimo (33), chiesa (665), giovani (205)
cina, cristinesimo, giovani

Per i cattolici in Cina, ma più in generale per i credenti, sembra che nei rapporti con lo Stato nulla da decenni sia in fondo cambiato. Ma, all’opposto, che tutto o molto stia per cambiare. Certo, sono tempi ormai lontani quelli della repressione e dello scontro frontale nelle prime fasi della Repubblica popolare, quando si impose la costituzione di una Chiesa cattolica patriottica, in aperta rottura con Roma. Ancor più lontano pare il durissimo decennio della «rivoluzione culturale», che tentò di azzerare ogni traccia della tradizione millenaria cinese e non solo ogni espressione religiosa.

A partire dalla nuova frontiera della “porta aperta” inaugurata da Deng Xiaoping, ai cattolici, ai protestanti e alle religioni tradizionali furono progressivamente allentate le restrizioni fino a consentire che si riaprissero luoghi di culto e di formazione; si riconobbe cioè il loro diritto ad esistere, sia pure dentro i perimetri del tempio. Sotto questo profilo tutto sembra che sia cambiato o ancor più stia per cambiare.

Nel nuovo clima si manifestò infatti quello che in Cina venne da molti percepito come un vero e proprio “nuovo illuminismo”, “movimento di liberazione del pensiero”: una stagione di autentico “fervore culturale”, all’insegna dell’imperativo «aprire la cultura cinese al mondo e il mondo alla Cina». Anche agli intellettuali si svelavano prospettive in cui era meno rischioso “avere il coraggio di usare la ragione” sull’onda dell’entusiasmo dopo il XIII Congresso (1987), definito da alcuni in termini di «seconda liberazione», dopo la prima del 1949.

È in questo contesto che, alle soglie del Terzo millennio, si sviluppò in modo inatteso una vera e propria “febbre cristiana”’, quella che venne addirittura definita da alcuni una «marea crescente di cristianesimo», la quale produsse un crescente e formidabile riemergere pubblico delle altre grandi tradizioni spirituali cinesi.Per ciò che riguarda i cristiani (cattolici e protestanti insieme) sono in molti a ritenere che abbiano superato ampiamente i cento milioni. Sempre di minoranza si tratta, ma rilevante. Se prima il cristianesimo era contrassegnato da “tre soprattutto” (soprattutto donne, soprattutto anziani e soprattutto non istruiti), ora nuove generazioni di giovani con elevato profilo nell’istruzione stanno prendendo il sopravvento e aprono nuovi orizzonti nella tradizione della fede.

L'articolo completo su "Il nostro tempo" di domenica 22 febbraio 2015

Tutti i diritti riservati

Mondo

archivio notizie

19/10/2017

Cristiani sempre più perseguitati, il rapporto di "Aiuto alla Chiesa che soffre" 2015-2017

«Perseguitati e dimenticati» è il titolo del rapporto «sui cristiani oppressi per la loro fede tra il 2015 e il 2017» di Aiuto alla Chiesa che soffre: sempre peggiore la situazione. Lo studio è frutto di ricerche sul campo in 13 Paesi: Cina, India, Iraq, Pakistan, Siria, Sudan, Turchia, Egitto, Eritrea, Iran, Nigeria, Arabia Saudita e Corea del Nord 

24/03/2017

Nel 2016 uccisi nel mondo 28 missionari

XXV Giornata dei missionari martiri, 24 marzo 2017 - nell'anniversario dell'assassinio di mons. Romero la preghiera per la pace per laici e consacrati ammazzati in terra di missione 

09/02/2017

La svolta autoritaria del "sultano" Erdogan

La complessa situazione dello Stato che unisce il mondo arabo e islamico con l'Occidente

04/01/2017

Congo, la Chiesa strappa l’accordo: elezioni nel 2017

Cosa succede nel cuore dell'Africa