La favola di Cenerentola in chiave moderna

CENERENTOLA                                                    
(USA, 2015)
Regia: Kenneth Branagh; con Lily James, Helena Bonham Carter, Richard Madden.

Parole chiave: cenerentola (1), film (67), cinema (39), recensione (32)
La favola di Cenerentola in chiave moderna

 

C'era una volta la favola di Cenerentola scritta da Charles Perrault, poi anche riscritta dai fratelli Grimm, e c'era una volta, nel 1950, il bel cartone animato Disney ambientato in una fantastica Mitteleuropa dell'Ottocento (quella in cui, sempre alla Disney, viveva pure Pinocchio in costume bavarese) con la biondissima Cenerentola sorridente e svolazzante tra uno sgarbo e l'altro della perfida matrigna e delle sue altrettanto cattive e antipatiche figlie. Fu un grande successo, indimenticabile con la canzone “i sogni son desideri” e la magia della fata al suono di “bibbidi bobbidi boo”, la zucca che diventava carrozza e i topolini che si trasformavano in splendidi destrieri e poi il principe che non si arrendeva e, alla fine, deciso e irresistibile riusciva a strappare l'amata Cenerentola dalla misera esistenza di servetta umiliata innalzandola al rango e al lusso del Palazzo.

Un film che ha incantato  generazioni di bimbi e adulti con la certezza che la bontà vince sempre e i malvagi perdono e pagano le loro colpe. Ebbene il mito della povera orfanella perseguitata Cenerentola è tornato nei cinema di tutto il mondo con l'attuale remake della Disney, quasi uguale al cartoon di sessantacinque anni fa, a parte qualche minima novità come la mamma di Cenerentola ma, soprattutto, con l'ottima regia di Kenneth Branagh e i bellissimi costumi di Sandy Powell, basti pensare al magico al magico vestito di Cenerentola azzurro come il cielo e cosparso di bagliori, alle sue incredibili scarpette di cristallo o al uminoso e vaporoso abito della fata madrina, incarnazione dello spirito buono che sa rimettere le cose a posto, magari all'ultimo momento.

Un film che ha richiesto oltre quattro anni di lavoro, girato interamente in Inghilterra tra i Pinewood Studios e il castello di Windsor, con un cast stellare che ha schierato Cate Blanchett, Helena Bonham Carter, Stellan Skarsgard, Ben Chaplin e, al centro della storia, Lily James (Cenerentola) e Richard Madden(il Principe Azzurro).

La giovane Ella, che ha tutte le qualità desiderabili, rimane orfana e in balia della matrigna (ci sono padri scriteriati – direbbe il cronista- che si risposano irresponsabilmente) che la tratta da schiava. La ragazza dolce e forse rassegnata sopporta e lavora ma, durante uno sprazzo di libertà, incontra nella foresta un bel giovane che si innamora di lei all'istante, senza alcuna esitazione o calcolo riferito al blasone o alla dote e lei pure, com'è ovvio. Ella non lo sa, ma lui è il Principe Azzurro, l'erede al trono, il buon partito agognato da tutte le speranzose del regno, un vero paese da favola.

Il principe per ritrovarla indice un gran ballo pubblico, Ella si prepara entusiasta indossando un vestito della sua defunta mamma che le va a pennello ma che subito la matrignazza distrugge. Al pianto sconsolato e disperato di Ella risponde la fata madrina che, con la sua potente magia, aiuta la bella orfana figlioccia ad andare al ballo ma, attenzione, dovrà andarsene prima che scocchi la mezzanotte, l'ora in cui terminerà l'incantesimo... E ci fermiamo qui, perché tutti sanno già tutto e il film è bello e da vedere godendosi ogni sequenza.

                       

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