La Grande Guerra nei giornali cattolici

“Tra guerra e pace. 1914-1915: un anno di vita italiana dalle pagine della stampa cattolica piemontese”, il 6 ottobre un convegno a Torino allo Sporting di Corso Agnelli. Promosso dalla Fondazione Carlo Donat-Cattin del Polo del '900

Parole chiave: guerra (63), chiesa (665), giornali (47), piemonte (91)
La Grande Guerra nei giornali cattolici

Cent'anni dalla prima guerra mondiale sono l'occasione di molti incontri culturali che si rifanno a quell'evento che segnò la storia d'Europa aprendone le porte al progressivo declino.

Un appuntamento importante con la storia tragica di quel conflitto si propone il prossimo 6 ottobre alle  10 presso lo Sporting, in corso Agnelli 45, a Torino, la sede sportiva del Circolo della Stampa.  In un corso dedicato soprattutto ai giornalisti si parlerà del ruolo dei cattolici all'immediata vigilia del conflitto. Il titolo dell'incontro è “Tra guerra e pace. 1914-1915: un anno di vita italiana dalle pagine della stampa cattolica piemontese”. Dell'opposizione al conflitto, manifestato dalla Chiesa, è cosa nota. Dei risvolti che ebbe nelle varie regioni italiane è cosa in buona parte da indagare.

Ne è la testimonianza la presentazione della ricerca, svolta in ambito regionale e coordinata dal professor Bartolo Gariglio, ordinario di Storia contemporanea all'Università di Torino. Il lavoro promosso dalla Fondazione Donat-Cattin, ha impegnato una decina di ricercatori, cercando di mettere in risalto le diverse posizioni adottate dalle chiese locali del Piemonte nell'anno che precedette l'ingresso in guerra dell'Italia. Lo si è fatto soprattutto esaminando quanto scrivevano a quel tempo i quotidiani cattolici locali (che erano Il Momento, pubblicato a Torino, e Lo Stendardo, di Cuneo) e i numerosi settimanali  delle varie diocesi.

Benché in genere di sentimenti neutralisti i periodici cattolici non avevano una posizione univoca. Ci furono atteggiamenti differenti sovente determinati dalle diverse personalità degli arcivescovi di Torino, Agostino Richelmy, e di Vercelli, Teodoro Valfré di Bonzo, il secondo più nettamente contrario alla guerra contro l'Austria.

Lo studio mostra che la spinta verso il conflitto, caratteristica dei nazionalisti e del partito fascista appena fondato e alimentata da buona parte della stampa nonché dal fervore dei circoli culturali futuristi e dei dannunziani, fortemente reclamata nell'ambito delle università, era respinta invece dalla gran parte dei cattolici, non solo perché consci di quanto avveniva nei paesi belligeranti, ma anche perché consapevoli dello strappo diplomatico gravissimo che sarebbe avvenuto combattendo contro i paesi che erano stati alleati dell'Italia negli ultimi decenni.

L'analisi illustra anche il poco risalto che avevano in quell'epoca le posizioni di quegli uomini politici e di cultura cattolici (da Don Sturzo a Padre Semeria) che prevedevano invece come inevitabile l'ingresso in guerra contro l'Austria e la Germania e credevano opportuno per i cattolici di accreditarsi compiutamente alla storia del regno unitario adeguandosi alle decisioni del Governo.

Lo studio, che in questa prima fase si spinge a trattare gli eventi succedutisi fino al giorno dell'ingresso nel conflitto, affronterà nei prossimi anni gli avvenimenti che seguirono. Fondamentale sarà ad esempio vedere quale fu l'atteggiamento dei cattolici piemontesi nel momento del massimo sforzo diplomatico di Papa Benedetto XV impegnato a comporre  quella che avrebbe definito “l'inutile strage”.

L'appuntamento presso lo Sporting vedrà gli interventi di Sergio Soave, presidente del Polo del 900, del quale fa parte la Fondazione Donat-Cattin, di Francesco Traniello, storico del movimento cattolico italiano, di Bartolo Gariglio e di alcuni dei ricercatori impegnati nello studio.

 

Fondazione Carlo Donat-Cattin

in collaborazione con

Fondazione Michele Pellegrino - ISMEL  

Ordine dei Giornalisti del Piemonte - “La Voce e Il Tempo”

 

6 ottobre 2016 ore 10

Circolo della Stampa Sporting, Corso Agnelli 45, Torino

 

“Tra guerra e pace. 1914-1915: un anno di vita italiana dalle pagine della stampa cattolica piemontese”

 

Una ricostruzione degli anni precedenti l'intervento italiano nel conflitto mondiale così come sono descritti dai quotidiani e dai settimanali diocesani subalpini dell'epoca

 

  • L'incontro sarà presentato da Sergio Soave, presidente del Polo del ‘900

 

  • Introdurrà il professor Francesco Traniello sul tema:

Cattolici tra neutralismo e intervento alla vigilia della Grande Guerra

 

  • Relatore, il professor Bartolo Gariglio, docente di storia contemporanea all'università di Torino, coordinatore della ricerca, che si soffermerà su:

La stampa cattolica piemontese tra lo scoppio del conflitto in Europa e

il maggio ‘radioso’

 

  • Comunicazioni di Enrico Miletto, Vittorio Rapetti, Giorgio Aimetti ed Elena Mandrino, che analizzeranno rispettivamente le realtà di Torino, Alessandria e Acqui, Cuneo e il Cuneese, Vercelli

 

L’evento è realizzato nell’ambito dell’aggiornamento professionale degli iscritti all’Ordine nazionale dei giornalisti  e dà diritto a 3 crediti formativi

 

                                 

Per informazioni

Fondazione Carlo Donat-Cattin -  Via del Carmine 14 - 10122– TORINO

011 547145 – 3278778277 - info@fondazionedonatcattin.it

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