Francesco: "La forza dell'amore di Dio nel tempo della malattia"

«Desidero incoraggiare tutti, malati, sofferenti, medici, infermieri, familiari, volontari, a contemplare in Maria, Salute dei malati, la garante della tenerezza di Dio per ogni essere umano e il modello dell’abbandono alla sua volontà; e a trovare sempre nella fede, nutrita dalla Parola e dai Sacramenti, la forza di amare Dio e i fratelli anche nell’esperienza della malattia».

Così scrive Papa Francesco nel messaggio per la XXV Giornata mondiale del malato che in tutta la Chiesa si celebra sabato 11 febbraio 2017, festa della Madonna di Lourdes, sul tema: «Stupore per quanto Dio compie: “Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente” (Luca 1,49)»: la Giornata costituisce «un’occasione di attenzione speciale alla condizione degli ammalati e dei sofferenti e invita chi si prodiga in loro favore - familiari, operatori sanitari, volontari - a rendere grazie per la vocazione ricevuta dal Signore di accompagnare i fratelli ammalati. La ricorrenza rinnova nella Chiesa il vigore per svolgere sempre al meglio quella parte fondamentale della sua missione che comprende il servizio agli ultimi, agli infermi, ai sofferenti, agli esclusi e agli emarginati».

A Lourdes sarà presente come legato del Papa, il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato. Mons. Jean-Marie Mate Musivi Mupendawatu, segretario del dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, promotore della Giornata, illustra anche, la nuova «Carta degli operatori sanitari», un sussidio aggiornato sul piano scientifico e dottrinale rivolto non solo alle figure professionali - medici, infermieri, ausiliari - ma anche a ricercatori, farmacisti, amministratori, legislatori che operano nel campo della sanità. Spiega il prof. Antonio Gioacchino Spagnoli, ordinario di Bioetica all’Università Cattolica di Roma, tra gli esperti che hanno rinnovato la «Carta»:

«Tutti si collocano nello spirito originario della fiducia che incontra la coscienza».

Tre le sezioni dedicate a «Generare, vivere, morire». Le novità tengono conto della ricerca scientifica e dei progressi per salute umana e condannano aborto e diagnosi pre-impianto, segno di mentalità eugenetica e sperimentazione su minori e adulti incapaci a decidere.

Spiega il prof. Spagnoli: «La Carta non è esaustiva dei problemi che si possono incontrare, ma è stata realizzata proprio per offrire una linea-guida il più possibile chiara per i problemi etici che devono essere affrontati nel mondo della salute, in armonia con gli insegnamenti di Cristo e del Magistero della Chiesa». La «Carta» è una sorta di «vademecum teologico-morale-medico» nato dalla felice intuizione del cardinale Fiorenzo Angelini, primo presidente della pastorale sanitaria, pubblicata nel 1995 e tradotta in 19 lingue.

Papa Bergoglio esorta malati, operatori sanitari e volontari: «Eleviamo la nostra preghiera a Maria, affinché la sua materna intercessione sostenga e accompagni la nostra fede e ci ottenga da Cristo suo Figlio la speranza nel cammino della guarigione e della salute, il senso della fraternità e della responsabilità, l’impegno per lo sviluppo umano integrale e la gioia della gratitudine ogni volta che ci stupisce con la sua fedeltà e misericordia». E prega così: «O Maria, nostra Madre, che in Cristo accogli ognuno di noi come figlio, sostieni l’attesa fiduciosa del nostro cuore, soccorrici nelle nostre infermità e sofferenze, guidaci verso Cristo tuo figlio e nostro fratello, e aiutaci ad affidarci al Padre che compie grandi cose».