Assemblea diocesana: cristiani inquieti e testimoni credibili di speranza

In una mattinata di pioggia, grigia e davvero particolare per giugno si è svolta la prima sessione dell'Assemblea diocesana di Torino. Al Santo Volto erano molti presbiteri, religiosi e laici, raccolti intorno all'Arcivescovo Nosiglia per affrontare, insieme, i temi delle nuove prospettive di evangelizzazione, riorganizzazione e testimonianza della chiesa di San Massimo nel prossimo futuro.

Si è partiti dalle conclusioni del recente convegno decennale della Chiesa Italiana di Firenze "In Gesù Cristo il nuovo umanesimo" il cui presidente è stato mons. Nosiglia con le indicazioni concrete di una Chiesa in uscita e in ascolto della storia, delle persone, del mondo, delle gioie e dei dolori del nostro tempo. L'invito rivolto da papa Francesco di mettere al centro dell'azione pastorale l'Evangelii Gaudium, in tutte le comunità ecclesiali del nostro Paese, è stato oggetto dei gruppi di lavoro una ventina, che sono seguiti alle relazioni iniziali. E' stato riproposto il metodo molto apprezzato a Firenze e riproposto nel contesto torinese.

L'introduzione dell'Arcivescovo ha aperto i lavoro che sono stati guidati dalle relazioni di Monica Quirico e Sergio Durando, docente la prima e direttore dell'Ufficio Migranti il secondo, due delegati della Diocesi a Firenze. Dense, coraggiose e di prospettiva le parole dei due relatori che hanno ripercorso i lavori di Firenze: traccia, ambiti, metodo di lavoro e soprattutto il discorso del Papa alla Chiesa italiana. 

Sul sito della Diocesi si trovano le sintesi degli interventi dell'Assembla del Santo Volto e i discorsi di Firenze e le relazioni dei delegati torinesi. Venerdì 10 giugno dalle 19 alle 22 si entrerà nel vivo del progetto di riassetto o riorganizzazione delle strutture diocesani. Non una semplice ricomposizione secondo le necessità ma uno stile di Chiesa che parte da una rinnovata radicalità evangelica, una coerenza, responsabilità, o responsoriabilità e ministerialità diffusa che, come è stato espresso oggi, chiama tutti i cristiani ad essere luce e speranza di salvezza nel nome di Gesù Cristo morto e risorto per tutti gli uomini e donne del mondo.